Made in Italy spazzato via dall’invasione di merci cinesi? Conftrasporto: “Senza Tav il rischio c’è”

Mentre l’Italia temporeggia, alla fine sarà la Cina a premere per la Tav. Parola di Paolo Uggé, vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio,  che basa questa sua affermazione su una convinzione ben precisa, ovvero che tra l’alta velocità e la via della Seta ci sia più di una connessione. Una convinzione che è, allo stesso tempo, una preoccupazione: “’Se si consente alla Cina una sorta di “invasione” e poi non si rafforzano le vie d’uscita dal Paese, non è difficile pensare alle conseguenze”, ha infatti spiegato Paolo Uggè, “con i prodotti cinesi che resteranno nel nostro mercato sostituendo il made in Italy”. Continua a leggere