Inversione di marcia in autostrada? Per la nuova legge non è una manovra così grave

Carmen PuglieseQuella sull’omicidio stradale è una nuova legge da assolvere o da condannare? È questa la domanda che si sono posti in molti fra i partecipanti al convegno “Omicidio stradale e lesioni personali stradali”, organizzato dalla Fai Conftrasporto di Bergamo nella propria sede di via Portico 15 a Orio al Serio, dopo aver ascoltato gli interventi di Giandomenico Protospataro, vice questore aggiunto della Polizia di Stato, e di Carmen Pugliese, pubblico ministero della Procura della Repubblica del Tribunale di Bergamo. Una domanda destinata in realtà a non avere risposta, una sentenza difficile da emettere nei confronti di una nuova norma capace di presentare luci e ombre.  Continua a leggere

Lesioni da incidenti stradali, cosa può accadere in tribunale a chi le ha causate

Omicidio stradale e lesioni personali stradali che, con le novità introdotte recentemente dal Codice della strada, possono essere lievi o gravi, lievissime o gravissime e avere, a seconda della gravità, conseguenze che possono essere leggere o pesanti, leggerissime o gravissime. Di tutto questo e di altre novità e, soprattutto, possibili conseguenze che potranno derivare, con le nuove norme, da un incidente stradale, si parlerà  durante il convegno che Fai Bergamo ha organizzato per lunedì 20 giugno nella propria sede di via Portico 15 a  Orio al Serio e che avrà un relatore d’eccezione:  Giandomenico Protospataro, vice questore aggiunto della Polizia di Stato,  massimo esperto in materia, al punto che la notizia della sua presenza ha fatto arrivare sulla scrivania di Maura Baraldi, direttrice di Fai Bergamo, diverse domande di partecipazione da parte non solo di conducenti ma anche di rappresentanti delle forze dell’ordine del territorio. Continua a leggere

Omicidio stradale, 12 anni di carcere a chi provoca un incidente mortale da ubriaco

Da otto a dodici anni di carcere per chi guida drogato o ubriaco e uccide una persona. Condanna da sei a nove anni per chi provoca un incidente mortale a causa dell’alta velocità. Sono alcuni dei cardini del disegno di legge che il governo ha deciso di riprendere in mano dopo l’ennesima vittima della strada che ha sconvolto l’opinione pubblica, Elio Bonavita, il 15enne di Monza travolto da un automobilista poi fuggito. Il testo, presentato martedì in commissione Giustizia del Senato dal relatore Giuseppe Cucca (Pd), introduce due nuovi reati, “omicidio stradale” e “lesioni stradali”. Il presidente della commissione, Francesco Nitto Palma, ha fissato al 21 aprile il termine per il deposito degli emendamenti. Continua a leggere