Tremila persone che lavorano sulle autostrade rischiano di restare “a piedi”?

Otto ore di sciopero nazionale lunedì 20 novembre, con un presidio in piazza Montecitorio a Roma, alle 10.30, e altre 8 ore di protesta nei giorni successivi gestite a livello territoriale. Così i sindacati FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil hanno deciso di reagire alla bocciatura di un emendamento che intendeva alzare dal 20 al 40 per cento la percentuale dei lavori di manutenzioni e progettazione affidabili senza gara ai concessionari autostradali. “L’inspiegabile bocciatura della proposta rappresenta un colpo durissimo per i tremila operai e tecnici specializzati, che ora rischiano di essere licenziati, e vanifica il lungo lavoro svolto al tavolo interministeriale aperto dai ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico, che era riuscito a trovare una soluzione per scongiurare questo ennesimo stillicidio di posti di lavoro”, hanno denunciato i rappresentanti dei tre sindacati. Continua a leggere