Benzinai, oggi pomeriggio l’ultimo tentativo per fermare lo sciopero

Ci sarà questo pomeriggio alle 15 l’ultimo tentativo per scongiurare lo sciopero dei distributori di benzina. Il sottosegretario Stefano Saglia ha infatti convocato un tavolo al Ministero dello Sviluppo economico per cercare una mediazione dopo il fallimento delle trattative di mercoledì scorso. Intanto la benzina torna a correre, sfiorando 1,4 euro al litro. La settimana si è infatti aperta con nuovi rialzi, sia per la verde, sia per il diesel, proprio mentre gli automobilisti si affrettano a riempire i serbatoi in vista dello sciopero che scatterà mercoledì mattina (martedì sera alle 22.00 in autostrada). Dalle 7.30 del 15 settembre i distributori cittadini rimarranno chiusi fino alle 7.00 di sabato 18, a meno che il governo non riesca a scongiurare la serrata sul filo di lana. Continua a leggere

Merlo: Il porto di Genova punta
al raddoppio del trasporto merci

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Luigi Merlo, presidente dell’Autorità portuale di Genova, spiega ai microfoni di Stradafacendo quali sono i principali progetti di sviluppo: “Abbiamo avviato cantieri per 500 milioni di euro. Infrastrutture che permetteranno di raddoppiare nel giro di pochi anni la capacità di trasporto su container da due milioni a quattro milioni di contenitori. Inoltre, abbiamo lanciato il progetto per far diventare Genova il porto dell’Expo 2015”.

Trasporto merci ferroviario,
la Svizzera corre veloce

Ffs Cargo, ossia la divisione merci delle ferrovie svizzere, farà trasformare e rinforzare per il trasporto di acciaio e rottami 440 carri merci a quattro assi del tipo Eaos. La Svizzera, insomma, che ha contingentato da anni il passaggio dei camion sul suo territorio, investe non solo a parole su sistemi alternativi di trasporto merci. In questo importante segmento di mercato le Ffs disporranno così di un parco veicoli più efficiente del passato.  Continua a leggere

Viareggio, un anno dopo la strage
il Pd rilancia l’allarme sicurezza

È passato un anno esatto da quel 29 giugno 2009, quando a Viareggio morirono 32 persone a causa di un incidente ferroviario. Tra commemorazioni e annunci di risarcimenti danni (clicca qui per leggere l’articolo di Stradafacendo), c’è anche chi rilancia l’allarme sicurezza. Come il senatore del Pd, Andrea Marcucci: “Resta colpevolmente irrisolta la questione relativa alla sicurezza”, osserva Marcucci in una nota. “Se è vero che ogni giorno viaggiano in Italia 35 treni ad alto rischio e che vengono segnalati dagli organismi di controllo problemi continui di manutenzione per i carri, si impone l’esigenza di una verifica a tutto campo del governo e di Trenitalia”. Continua a leggere

Le merci non salgono sui treni:
nel 2010 il calo sarà vicino al 40%

Sono sempre meno le merci che viaggiano sui treni. L’allarme è stato lanciato dall’amministratore delegato Cfi e presidente di Fercargo, Giacomo Di Patrizi, che snocciola alcuni numeri: “Nel 2009 il trasporto ferroviario delle merci ha registrato un calo ben superiore al 30 per cento e nel 2010 non solo non recupera, ma continua ad arretrare, attestandosi secondo le prime stime a un ulteriore -8 per cento”. E non è finita qua… “Dal 2006 al 2010”, ha detto sempre Di Patrizi, “il traffico merci della ferrovia italiana è passato da 68 a 42 milioni di treni km. Il dato è ancora più grave se rapportato a quanto accade nei maggiori Paesi Ue dove, al contrario, il trasporto ferroviario di merci aumenta costantemente a scapito del più inquinante e meno sicuro trasporto su gomma”. Continua a leggere

Sei miliardi fermi, Palenzona chiede lo sblocco delle convenzioni

Undici convenzioni autostradali bloccate, con sei miliardi di investimenti che restano fermi. “Un’anomalia che deve finire”, come ha detto il presidente dell’Aiscat, Fabrizio Palenzona, alla 44ª assemblea dell’associazione delle concessionarie autostrade e trafori. “Chiediamo che venga sbloccato questo sistema”, ha spiegato Palenzona, “così da liberarci le mani per farci lavorare nell’interesse del Paese. Ci sono delle concessionarie autostradale le cui convenzioni (lo strumento necessario per operare) sono state approvate con la scorsa Finanziaria ma sono ancora in attesa di sblocco con provvedimenti amministrativi del Cipe che non si concretizzano”. Continua a leggere

La Spagna del futuro: a Madrid nascerà un immenso polo logistico

Lo hanno denominato “Parque de Actividades Económicas di Arganda del Rey” e, viste le dichiarazioni di Esperanza Aguirre (nella foto), presidente della Comunità autonoma di Madrid, dovrebbe diventare il principale logistic center dell’area mediterranea. Il nuovo progetto prevede un investimento di circa 600 milioni di euro, in gran parte sostenuto da privati, che entro i prossimi cinque anni permetterà la realizzazione di questa nuova infrastruttura in grado di ospitare più di 100 imprese per più di 15.000 posti di lavoro, il tutto distribuito su un’area di quasi 3 milioni di metri quadri. Continua a leggere

Cipe, investimenti tra gioie e dolori
Intanto Matteoli risponde ai delusi

C’è chi applaude e chi si lamenta. Gli 11 miliardi di investimenti sbloccati dal Cipe hanno infatti portato a reazioni contrastanti. Soddisfatti Confindustria, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il sindaco di Milano, Letizia Moratti. Delusi, invece, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, l’Mpa e il Pd che lamentano gli scarsi investimenti per il Sud del Paese. E proprio ai delusi si è rivolto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, dichiarando che “la riunione del Cipe non è l’ultima e ne seguiranno altre man mano che si renderanno disponibili le risorse”. Continua a leggere

Infrastrutture, il Cipe ha approvato investimenti per 11 miliardi di euro

Il Cipe ha dato il via libera a investimenti in infrastrutture per 11 miliardi di euro. Investimenti che, secondo il ministro Altero Matteoli, “contribuiranno in modo significativo alla ripresa economica del Paese” e favoriranno la “ripresa occupazionale. Desidero ringraziare”, ha proseguito Matteoli, “tutti coloro che hanno contribuito a questo ulteriore sforzo per dotare il Paese di un sistema infrastrutturale moderno, capace di migliorare la competitività del sistema Italia”. Continua a leggere

Troppo caos nel trasporto aereo,
serve un “Cielo unico europeo”

Oggi in Europa esistono 27 spazi aerei. Impossibile coordinare quindi il traffico in modo efficace e tempestivo. Un problema che è emerso chiaramente nei giorni del caos generato dalle polveri del vulcano islandese. Alcuni componenti del Parlamento europeo rilanciano ora la necessità di un “Cielo unico europeo”, di una politica di coordinamento fra autorità responsabili della gestione del traffico aereo che entrerà in vigore dal 2012. Continua a leggere

Spagna, 17 miliardi di euro
per la ferrovia e la strada

Il governo spagnolo ha annunciato un piano di investimenti di 17 miliardi di euro per lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e stradali. Circa il 70 per cento degli investimenti, cofinanziati dal settore pubblico e privato, saranno destinati alla ferrovia e il resto al settore stradale, come ha precisato il capo del governo José Luis Zapatero annunciando il piano. Continua a leggere

Sviluppo dei porti italiani,
dallo Stato arrivano 80 milioni

Lo sviluppo dei porti sembra essere finalmente entrato tra le priorità del governo italiano. Dopo i primi passi mossi dai privati verso i principali scali nazionali ecco che si muove pure il ministero con aiuti concreti. “Nel decreto legge incentivi è stato previsto un fondo con una dotazione iniziale di 80 milioni di euro destinato a finanziare, da subito, le opere infrastrutturali nei porti di rilevanza nazionale”. Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, al termine del Consiglio dei ministri di venerdì. “Il fondo”, aggiunge Matteoli, “sarà ripartito con decreto interministeriale tenendo conto della gestione più virtuosa dei porti. Si tratta indubbiamente di un ulteriore segnale dell’attenzione che il Governo vuole dedicare ai porti e al loro rilancio, in particolare allo sviluppo degli investimenti in infrastrutture per competere in un mercato complesso e globale che registra i primi sintomi di ripresa. Continua a leggere

Francia, l’autotrasporto
non vede la fine della crisi

La fine del tunnel non è così vicina. L’autotrasporto francese, dopo un 2009 da incubo, sta facendo i conti con un 2010 ancora molto difficile. Secondo i dati forniti dalla Federazione degli autotrasportatori francesi (Fntr), lo scorso anno la crisi si è portata via 1663 imprese su 62.339. Quelle rimaste sono state costrette a ridurre gli investimenti.

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Monte Bianco, attraverso il traforo
passano sempre meno Tir

Attraverso il traforo del Monte Bianco passano sempre meno Tir. I dati arrivano direttamente dal Geie Tmb, il raggruppamento italo-francese che gestisce la struttura, che ha analizzato i passaggi del 2009. I Tir sono stati 518.258, l’11,93 per cento in meno rispetto al 2008. In calo anche gli autobus (15.292, -2,37 per cento), mentre sono stati in crescita i passaggi dei veicoli leggeri, 1.198.993, con un incremento dello 0,99 per cento rispetto all’anno precedente. Più auto e meno camion, quindi, anche per colpa della crisi economica. “Si deve notare”, spiegano i responsabili del traforo, “che nel 2009 il traffico pesante è stato inferiore di un terzo rispetto a quello di dieci anni fa: nel 1998 il numero dei passaggi era stato di 776.604”. Continua a leggere

Il business dei porti interessa
alle banche, Unicredit in prima fila

“Più project financing per gli investimenti nei porti”, era stata la ricetta proposta dal presidente di Assaeroporti e Aiscat nonché vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona, nel corso di un recente convegno a Trieste. ”È sorprendente”, aveva affermato Palenzona, “che il traffico nella relazione Far East Europa centrale, in and out, sia pressochè appoggiato totalmente sui porti del Nord Europa, non riuscendo i porti del Mediterraneo a svolgere una qualsivoglia funzione. L’idea di oggi, di Unicredit e delle imprese che lo sostengono, punta a recuperare quel mercato, allo stato quantificabile in almeno 4-5 milioni di Teu e così a investire rivelandosi un segno di coraggio e di innovazione che il nostro Paese darebbe alla comunità dei traffici”. Continua a leggere