La Cina cresce, ma l’inquinamento non dà tregua: pronte misure eccezionali

La Cina continua a crescere e a produrre come nessun altro Stato del Pianeta e lo stesso Pianeta presenta il conto. Un conto salato in particolare in materia di inquinamento atmosferico. Smog, anidride carbonica, biossido di azoto e polveri sottili continuano a essere una seria minaccia per la salute di tutti i residenti e i turisti che affollano le principali aree urbane cinesi. E il governo cinese non sottovaluta il problema, tanto che dopo gli allarmi internazionali è proprio il ministro della Protezione ambientale cinese ad affermare come l’89 per cento delle città (66 su 74) non sia riuscita a raggiungere gli obiettivi di contrasto allo smog. Continua a leggere

Cacciati 500 ambulanti del barbecue. I loro pranzi per strada inquinavano troppo

Sono una delle caratteristica delle città cinesi, i cosiddetti ristoranti di strada, bracieri all’aperto che rappresentano una tappa ideale per chi vuole un pranzo o una cena al volo. Ma ben 500 barbecue di Pechino, tutti illegali, sono stati chiusi, non perché non emettevano ricevute o scontrini facendo concorrenza sleale agli altri ristoranti tradizionali, ma perché inquinavano. Le autorità della capitale, già dallo scorso mese di agosto, hanno iniziato una campagna anti-barbecue, nell’ambito di un piano più ampio promesso per ridurre lo smog che soffoca la città. Continua a leggere