Costi minimi per la sicurezza del trasporto, il Tar rinvia ancora tutto al 15 novembre

I giudici del Tar del Lazio hanno nuovamente rinviato ogni decisione in merito alla richiesta, avanzata da una parte della committenza, di sospendere  l’applicazione della legge sui costi minimi per la sicurezza nel trasporto delle merci. Ogni decisione (salvo un nuovo, clamoroso rinvio) verrà presa il prossimo 15 novembre, data in cui è stata fissata la nuova udienza. A far slittare la sentenza, un vizio di forma presente nel ricorso presentato. Nuova fumata bianca dunque che ha lasciato insoddisfatti sia i rappresentanti della committenza sia i rappresentanti del modo dell’autotrasporto che, proprio alla vigilia dell’udienza davanti ai giudici del tribunale amministrativo regionale del Lazio avevano “acceso i riflettori” sul caso costi minimi pubblicando una lettera aperta rivolta alla committenza  sul quotidiano economico Il Sole 24Ore e su Il Giornale.  Continua a leggere

Adolescenti ubriachi sul motorino? Avranno la patente un anno dopo

La linea dura del nuovo Codice della strada che dovrebbe essere varato a breve parte dai giovani e dai giovanissimi. La formula “alcool zero” per chi guida non scatta solo per i neopatentati, ma anche per i minorenni che verranno pizzicati al volante di minicar o alla guida di ciclomotori con un tasso alcolemico superiore a zero, ma inferiore a 0,5. Costoro infatti, potranno conseguire la patente B solo a 19 anni. E non è finita qui, come sottolinea un articolo pubblicato da  “Il Sole 24Ore”. Continua a leggere

46 euro per un trasporto da Torino ad Asti “pagano” la sicurezza?

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“Una delle più importanti realtà industriali del Paese paga 46 euro per un trasporto da Torino ad Asti. Qualcuno pensa davvero che con quelle cifre un’impresa di autotrasporti possa pagare il conducente, il gasolio e l’autostrada, la manutenzione del mezzo? Qualcuno pensa davvero che si possa garantire sicurezza sulle strade con la committenza che paga quelle cifre? E chi sta combattendo (come Confindustria) perché queste siano le condizioni, insostenibili, in cui devono continuare a lavorare gli autotrasportatori, cosa direbbe domani se un tir, guidato da un conducente distrutto da ore o ore di guida per far “quadrare i bilanci” investisse suo figlio o un suo caro?” Sono alcune delle domande che Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai di Bergamo, pone all’indomani delle polemiche, scatenate soprattutto dal quotidiano di Confindustria, Il Sole24Ore, sul decreto legge proposto dal ministro Altero Matteoli e approvato dal Consiglio dei ministri in favore dell’autotrasporto. Domande che hanno innanzitutto due interlocutori: Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, e Antonio Catricala, presidente dell’Antitrust che ha chiesto addirittura al Parlamento di “sconfessare” il Consiglio dei ministri.

Autotrasporto, numeri e fatti dicono che Confindustria sbaglia

Si sono sbizzarriti in tanti, in modo particolare quelli del giornale di Confindustria, a commentare la decisione del governo di trasferire in un provvedimento d’urgenza i contenuti di un accordo che ha visto la sola Confindustria rifiutarlo in tutte le sue parti. Cosi non è stato per le confederazioni che compongono Rete Imprese Italia, per il movimento cooperativo. Realtà che rappresentano sei – sette milioni di imprese committenti alle quali vanno ad aggiungersi le 117mila su 118mila imprese di trasporto, ivi compresa la federazione aderente alla stessa Confindustria. Continua a leggere

L’ex ministro ai Trasporti spese 15 milioni per 20 pagine di progetto

Ho potuto leggere, non senza stupore, le affermazioni dell’ex ministro dei trasporti Alessandro Bianchi. Ognuno è libero di trovare ogni giustificazione, anche la più fantasiosa possibile, per coprire i propri eventuali  insuccessi, ma mi pare che i ricordi dell’ex titolare del dicastero dei trasporti siano confusi e ricadano in una sorta di vittimismo che porta molti a vedere complotti politici che non esistono. Roba da vetero  comunismo. Continua a leggere