L’autotrasporto italiano in Europa parte svantaggiato per un sovraccarico di costi

“Essere competitivi nei confronti di altri concorrenti dello stesso Paese non è più sufficiente. Per garantirsi davvero un futuro l’autotrasporto italiano deve diventare concorrenziale nei confronti di altre nazioni. Ma per farlo il mondo dell’autotrasporto italiano dev’essere messo nelle condizioni di poter gareggiare alla pari, sostenendo gli stessi costi delle aziende spagnole, slovene, greche, perché altrimenti la partita è persa in partenza, perché nessuno può pensare di giungere al traguardo per primo se parte con un peso maggiore da trasportare, con una zavorra che lo rallenta”. È questo il messaggio che Pasquale Russo, segretario nazionale di Conftrasporto, ha lanciato dal palco della sala convegni del Grand Hotel de la Ville di Parma che ha ospitato la ventisettesima assemblea congressuale della Fai, la federazione autotrasportatori italiani. Continua a leggere