Omicidio stradale, il governo pensa alla fiducia: al lavoro per un maxiemendamento

Il governo si appresta a chiedere la fiducia sul disegno di legge per l’omicidio stradale ora all’esame dell’Aula del Senato. Secondo l’Ansa, che cita informazioni arrivate da ambienti parlamentari di Palazzo Madama, è probabile che alcune modifiche al testo licenziato dalla Camera vengano introdotte nel maxiemendamento che governo e relatore, Giuseppe Cucca, starebbero mettendo a punto.

Omicidio stradale, in attesa del processo patente sospesa per cinque anni

A chi causa un incidente stradale o nautico con vittime o feriti sarà immediatamente sospesa la patente per cinque anni, in attesa degli esiti del processo fino all’ultimo grado di giudizio. Sarà poi il giudice a decidere se la patente verrà revocata e per quanto tempo. Lo prevede un nuovo emendamento al disegno di legge sull’omicidio stradale presentato giovedì dal relatore Giuseppe Cucca. Continua a leggere

Omicidio stradale, Cucca vuola la revoca della patente e pene accessorie più gravi

Revoca della patente e non soltanto la sospensione, oltre a pene accessorie più gravi per chi continua a guidare in stato di ebbrezza. Sono alcuni dei cardini dell’emendamento presentato dal senatore del Pd Giuseppe Cucca, relatore del disegno di legge sull’omicidio stradale. Ieri, “è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti in commissione Giustizia al ddl che prevede il reato dell’omicidio stradale e quello di lesioni personali stradali. In particolare, ho presentato un emendamento per sostituire la sospensione della patente con la revoca e dunque al termine del periodo fissato dal giudice, che andrà da un minimo di 5 a un massimo di 12 anni, sarà possibile sostenere nuovamente gli esami necessari per conseguire la patente di guida”, afferma in una nota Giuseppe Cucca. Continua a leggere

Omicidio stradale, 12 anni di carcere a chi provoca un incidente mortale da ubriaco

Da otto a dodici anni di carcere per chi guida drogato o ubriaco e uccide una persona. Condanna da sei a nove anni per chi provoca un incidente mortale a causa dell’alta velocità. Sono alcuni dei cardini del disegno di legge che il governo ha deciso di riprendere in mano dopo l’ennesima vittima della strada che ha sconvolto l’opinione pubblica, Elio Bonavita, il 15enne di Monza travolto da un automobilista poi fuggito. Il testo, presentato martedì in commissione Giustizia del Senato dal relatore Giuseppe Cucca (Pd), introduce due nuovi reati, “omicidio stradale” e “lesioni stradali”. Il presidente della commissione, Francesco Nitto Palma, ha fissato al 21 aprile il termine per il deposito degli emendamenti. Continua a leggere