Anit, il lavoro del traslocatore non può essere svolto da pericolosi operatori improvvisati

Far ottenere il riconoscimento della professionalità a un  settore che troppe volte è oggetto di concorrenza sleale da parte di operatori senza qualifiche e senza rispetto delle più elementari regole sulla sicurezza. E’ questo il primo obiettivo che si sono prefissati i fondatori dell’Anit, l’associazione nazionale italiana traslocatori da poco nata che ha organizzato la sua prima assemblea nazionale all’Hotel Diana di Roma. Un primo appuntamento voluto dalla  presidentessa Nicla Caradonna per illustrare ai rappresentanti di numerosi aziende specializzate del settore provenienti da tutta Italia i motivi che hanno spinto a costituire la nuova associazione, e  gli obiettivi ma an che per illustrare i servizi per gli associati. Un appuntamento al quale non hanno voluto mancare neppure i responsabili di  Federtraslochi, con il  presidente Giovanni Grillo e i due vice-presidenti Fortunato Valente e Claudio Fraconti che riconoscendo notevoli affinità negli scopi delle due associazioni hanno proposto un tavolo di lavoro comune per la definizione della figura del traslocatore e delle operazioni accessorie tipiche di questa professione, con l’intento di ottenere una significativa sezione all’interno del Contratto collettivo nazionale di lavoro di settore. E intanto un altro importante “tavolo di lavoro”, come annunciato da  Nicla Caradonna, è stato avviato con i rappresentanti di Federtrasporto, struttura di Confindustria, per valutare  una possibile adesione di Anit.

Anche Confindustria ferma i suoi Tir: “Il Governo non capisce il ruolo del trasporto”

Anche Anita, l’associazione nazionale delle imprese di autotrasporto di Confindustria e  una delle organizzazioni costituenti della Federtrasporto, che riunisce le associazioni di trasporto e logistica di Confindustria, ha deciso di aderire allo sciopero nazionale dell’autotrasporto  proclamato a partire dalla mezzanotte di domenica 8 dicembre fino alle mezzanotte di venerdì 13 dicembre dalla Presidenza dell’Unatras, al termine dell’incontro con il sottosegretario Rocco Girlanda avvenuto mercoledì 13. Continua a leggere

Uggè: “I costi minimi per la sicurezza sono la strada da seguire anche su rotaia”

“Non possiamo che convenire con quanto sostenuto dalla Federtrasporto Confindustria sulla necessità che l’obbligo per tutti di applicare il contratto nazionale di settore, quello delle Ferrovie dello Stato, sia coerente con le scelte di liberalizzazione in quanto condizione per garantire la sicurezza del servizio. Il mondo dell’autotrasporto da tempo è arrivato alla medesima conclusione e proprio per questo ha richiesto e ottenuto che venissero definiti parametri di riferimento che derivano proprio dai costi minimi della sicurezza”. Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha commentato le dichiarazioni fatte dai responsabili di Federtrasporto, secondo i quali “con la nuova norma contenuta in manovra che riguarda le imprese ferroviarie si pone un tema di politica generale: l’osservanza di regole comuni di base per tutti i concorrenti che si confrontano facendo lo stesso ‘mestiere’ sul mercato liberalizzato”. Continua a leggere