La legge in mare non è uguale per tutti? Sotto accusa i silenzi sugli extracomunitari a bordo

“Dicono che la legge sia uguale per tutti. Il dubbio è se valga anche per tutti. A chiederselo, a nome di tutti gli operatori del trasporto via mare riuniti in Fedarlinea, la principale associazione di rappresentanza delle compagnie di cabotaggio marittimo, è il direttore della stessa associazione, Pasquale Russo, dopo aver appreso, come si legge in un comunicato, che in una pubblica riunione il rappresentante di Confitarma avrebbe invitato i propri aderenti a non rispettare la disposizione secondo le quali le imprese devono comunicare alle Capitanerie di porto il numero dei lavoratori extracomunitari impiegati nelle navi italiane”. Continua a leggere