Trasporti e logistica allo sbando per l’incapacità di costruire una “cabina di guida” per il settore

Costi della materia prima in costante rialzo, una notevole riduzione dell’offerta di trasporti, a quota meno 25 per cento, e una concorrenza sempre più spietata da parte di operatori dell’Est Europa che stanno “invadendo” la Liguria spingendo i prezzi al ribasso grazie ai propri costi inferiori ma anche in diversi casi al mancato rispetto dei Contratto collettivo nazionale di lavoro non applicato ad autisti che non sono iscritti ad alcun sindacato: sono questi i principali problemi con i quali si ritrova a  fare i conti il mondo dell’autotrasporto stradale di container della Liguria e che hanno spinto i responsabili della Fai Regionale a lanciare un Sos per il 2024 denunciando la necessità immediata di intervenire. Continua a leggere

Tir fermi in Liguria dal 30 aprile al 5 maggio per protesta contro la commitenza

Tir fermi in Liguria dal 30 aprile al 5 maggio prossimo. Ad  annunciare la nuova protesta sono i rappresentanti regionali di Fai e Fiap, Gioacchino D’Andria e Angelo Denti, che hanno spiegato come l’iniziativa sia motivata “dal mancato rispetto della legge 133/08, e in particolare dell’articolo 83 bis, da parte di moltissimi esponenti della committenza che con il loro disdicevole comportamento inducono a delinquere gli operatori del settore”. Continua a leggere

“Trasciniamo in tribunale la committenza che non paga i costi per la sicurezza”

“La committenza è la vera responsabile dello scempio della categoria degli autotrasportatori,  una committenza che ha palesato l’insensibilità e l’ arrogante indifferenza ai nostri richiami per il rispetto della legge sui costi incomprimibili per la sicurezza nel trasporto delle merci. A questo punto ogni autotrasportatore deve pretendere dal suo cliente quanto meno il riconoscimento di quei costi rifiutandosi di dare servizi la cui remunerazione resta al di sotto di tale soglia, dobbiamo superare la paura di perdere il lavoro sottopagato e trovare il coraggio di denunciare  quegli autotrasportatori incoscienti che accettano di lavorare sottocosto. Continua a leggere

La Fai Liguria contro il fermo dei trasporti: “Sarebbe inutile e dannoso per l’economia”

Anche se sono oggettivamente messi in condizioni di non poter lavorare rispettando le regole, anche se sono frustrati, rabbiosi e stremati, anche se sono ormai privi di fiducia nelle istituzioni e perfino nelle associazioni da cui sono rappresentati (associazioni che hanno creduto nella legge sulla sicurezza e stanno facendo tutto quanto possibile perhè venga rispettata), gli autotrasportatori  commetterebbero comunque un grave errore se decidessero di aderire a un eventuale fermo dei trasporti organizzato con l’obiettivo di chiedere il pagamento delle fatture di trasporto da 60 a 30 giorni e l’indicazione della tariffa obbligatoria per tutti derivante dai costi gestionali di un’azienda di autotrasporto. Continua a leggere

Genova, i trasportatori aiutano la Finanza a smascherare chi non rispetta i costi minimi

Le associazioni dell’autotrasporto genovesi incontreranno nei prossimi giorni gli esponenti dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza: obiettivo, collaborare per meglio individuare e poter così sanzionare tutti coloro che non rispettano le regole imposte dalla legge 127/10 e dell’ articolo 83 bis in materia di sicurezza stradale e sociale e sull’applicazione dei costi minimi da riconoscere agli autotrasportatori da parte della committenza. Continua a leggere

Fai Liguria: il fermo è inevitabile, la responsabilità è della committenza

“Sento il dovere di ringraziare innanzitutto il prefetto di Genova, il sottosegretario Bartolomeo Giachino per l’impegno e la tempestività nell’affrontare i delicatissimi punti della nostra vertenza nonché il presidente dell’Autorità portuale di Genova per il senso di responsabilità e coraggio nell’assumersi in prima persona l’onere di trovare le soluzioni per i problemi specifici dell’operatività del porto di Genova. Infatti in qualità di rappresentanti dell’autotrasporto, intervenuti a Roma 10 marzo u.s. per confrontarsi con la committenza e le istituzioni, se non avessimo ricevuto risposte positive alle problematiche trattate saremmo stati costretti a confermare il fermo dei servizi dei porti liguri dal 21 al 25 c.m. rinviato successivamente dal 4 all’8 aprile p.v”. Inizia così l’intervento che ci ha mandato il presidente di Fai Liguria, Gioacchino D’Andria. Continua a leggere