Costi minimi nei trasporti, i prefetti devono far rispettare la legge o violarla?

Che credibilità può avere un Paese dove chi è incaricato di controllare che le leggi vengano rispettate è il primo a creare i presupposti per violarle? È questa la domanda che viene spontaneo porsi leggendo il documento con cui la Prefettura di Alessandria, con una lettera datata 16 ottobre 2013 e inviata ad alcune aziende di autotrasporto, chiede di “produrre un preventivo nel quale dovrà essere indicata la percentuale a ribasso da applicare alla tariffa contemplata dal prontuario della Consulta per i Trasporti in applicazione ai costi minimi della sicurezza, legge 133/2088 – articolo 83 bis, commi 1e 2”. Ma come? La Prefettura chiede uno “sconto” citando una normativa senza sapere che quella stessa norma non prevede alcun tipo di sconto o di percentuale al ribasso che il vettore possa praticare al committente pubblico o privato che sia? Continua a leggere

“Sui costi minimi per la sicurezza Il Sole 24 Ore è sicuro d’aver spiegato tutto?”

“Sia chiaro: Il Sole 24 Ore, che ha pubblicato la notizia, non dice il falso, ma dimentica di dire, cosa che stupisce per un quotidiano di tale importanza,  qual è il senso della norma che ha introdotto i costi minimi della sicurezza, ovvero garantire sicurezza a milioni di cittadini sulle strade di tutta Italia”. Così Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, ha commentato l’articolo pubblicato dal quotidiano economico di Confindustria in merito al meccanismo per punire i committenti che pagano in ritardo o troppo poco i vettori dell’autotrasporto, articolo nel quale il quotidiano sottolinea come “per l’autotrasporto lo Stato si sia preso la briga di determinare un livello minimo dei costi e di farlo rispettare con una serie di norme, compresa anche la corresponsabilità del committente nelle violazioni delle norme sul lavoro degli autisti. Una situazione”, commenta l’articolista, “invidiabile, con la crisi”. Continua a leggere

Costi minimi per la sicurezza, il ministero smentisce il garante per la concorrenza

Il 5 marzo scorso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato era intervenuta sulla normativa dei costi minimi della sicurezza, affermando, in sintesi, che si porrebbero in contrasto con il principio della libera concorrenza in quanto suscettibili di tradursi nella fissazione di prezzi o tariffe.  Ora sulla vicenda interviene direttamente il ministero dei Trasporti che, attraverso una lettera a firma  di Mario Torsello, capo di Gabinetto del ministro Corrado Passera, ribadisce la piena legittimità… Continua a leggere

“Cari committenti, chiedeteci tutto ma non di violare la legge sulla sicurezza”

La ripresa dei lavori dopo la  pausa estiva fa ritrovare sul tavolo di politici, amministratori e addetti ai lavori diversi temi caldi: dai rapporti con la Comunità europea e con i Paesi che circondano, al di sopra delle Alpi, l’Italia, alla questione dello sviluppo e della competitività, fino ai rapporti con la committenza e all’applicazione delle norme sui costi minimi della sicurezza e il loro rispetto. Fai Conftrasporto ripropone tutta la propria disponibilità, già ampiamente dimostrata nei mesi scorsi (non è certo stato a causa nostra se degli accordi settoriali in via di conclusione sono stati impediti), a riprendere il confronto con chi primariamente commissiona il trasporto, ponendo un’unica  condizione: che non ci venga proposto di violare le norme sulla sicurezza, come invece numerosi committenti stanno facendo, invitando (o forse sarebbe meglio dire  ricattando?) gli autotrasportatori a scendere sotto i costi minimi fissati dal governo proprio per garantire mezzi e autisti sicuri. Continua a leggere

Sangalli: “Competitività e sicurezza dei trasporti viaggiano insieme”

“Occorre lavorare per favorire un sistema dei trasporti che sia in grado di coniugare sviluppo, competitività e rispetto delle regole e dei relativi costi”. Ad affermarlo è stato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel suo intervento all’Assemblea nazionale dell’associazione che si è tenuta a Roma. Una presa di posizione importante e un’ancor più importante risposta che il mondo del commercio ha voluto dare al tentativo di Confindustria di depotenziare le norme sui costi minimi della sicurezza introdotti dal Governo, sostenendo che l’applicazione delle nuove disposizioni produrrebbe un incremento inverosimile di costi per l’economia pari a 11 miliardidi euro. Continua a leggere

Uggè: “Così il Governo causerà nuovi morti sulle strade”

“C’è solo da augurarsi una cosa. Che si sia trattato di una svista. Se invece il Governo ha davvero volutamente espresso parere favorevole all’ordine del giorno presentato dall’Italia dei Valori che lo impegna ad abolire gli articoli che hanno introdotto i costi minimi della sicurezza, allora ci troveremmo di fronte a un episodio di una gravità inaudita che non può restare senza risposta”. Sono queste le prime parole espresse dal presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, non appena si è diffusa la notizia dell’accettazione dell’ordine del giorno sui costi minimi presentata dall’opposizione. Continua a leggere

Confindustria accetti un confronto, sapremo chi mente sulla sicurezza

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, intervenendo a Torino in un incontro fra imprenditori è ritornata ad attaccare i “costi minimi” della sicurezza, tacciandoli subdolamente di “tariffe minime di legge”. Nulla di più errato e la signora Marcegaglia lo sa perfettamente. Qualora invece fosse convinta del contrario, la Fai è felice di invitarla ufficialmente a partecipare a un faccia a faccia pubblico, magari in televisione, o nella redazione di un quotidiano nazionale, per spiegare la differenza tra costi minimi e tariffe. Noi trasportatori siamo pronti ad affrontare il dibattito in ogni momento e sede. Continua a leggere

«Sicurezza: Confindustria indica una strada e ne segue un’altra»

“Ci sono luci ma anche ombre, oltre a silenzi e omissioni nella relazione annuale del presidente di Confindustria Emma  Marcegaglia che oggi ha invitato lo Stato a smettere di fare, male, troppe cose  per farne, bene, poche ed essenziali  lasciando più spazio ai privati e al mercato”. Ad affermarlo è il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio, Paolo Uggè, secondo il quale “è giusto chiedere liberalizzazioni, ma non quando si rappresenta un monopolista nel settore del trasporto ferroviario che gestisce le reti e i servizi di trasporto; così come è opportuno criticare le mancate liberalizzazioni nei servizi pubblici locali ma è incomprensibile tacere sulla gestione a livello regionale del trasporto ferroviario”. Continua a leggere