Ponte sullo Stretto, niente soldi da Bruxelles. Sì al corridoio Baltico-Adriatico

La Commissione europea ha dato il via libera ai progetti prioritari nel quadro delle grandi reti transeuropee per il periodo 2014-2020: il piano, da 50 miliardi di euro, prevede per il settore dei trasporti anche i collegamenti ferroviari Napoli-Bari, Napoli-Reggio e Messina-Palermo, ma non il ponte sullo Stretto, di cui dovranno occuparsi – secondo Bruxelles – le autorità italiane. Continua a leggere

Nerli: “Logistica inefficiente, i porti italiani non escono dalla crisi”

Quello italiano è il secondo sistema portuale dell’Europa per merci, il primo per quando riguarda invece i passeggeri. Eppure “sta uscendo dalla crisi più lentamente degli altri”. È questo il grido d’allarme del presidente di Assoporti, l’associazione dei porti italiani, Francesco Nerli. Il motivo di questa lentezza, secondo Nerli, sta nella mancanza di “una efficiente rete logistica infrastrutturale”, specie per quanto riguarda “le connessioni di ultimo miglio” e “la mancanza di una proiezione – attraverso strade, ferrovie, valichi – dei porti settentrionali verso il cuore dell’Europa continentale”. Continua a leggere

Inquinamento da trasporto, Moretti: “Troppe auto e camion”

“In Europa l’inquinamento da trasporto è al 24 per cento, mentre in Italia è al 35 per cento. Questo divario è dovuto al maggior utilizzo di auto e camion rispetto alla media europea”. Lo sostiene l’amministratore delegato delle Ferrovie dello stato, Mauro Moretti. Nel corso di una tavola rotonda nell’ambito di Mobility Tech, Moretti ha ricordato che l’Italia supera dell’11 per cento la media europea di emissioni di Co2 legate al trasporto. Secondo l’ad delle Ferrovie dello Stato il nostro Paese sconta una “politica che incentiva di più le auto e il trasporto privato di merci e passeggeri, dobbiamo quindi invertire le regole perché questa situazione non può più reggere”. Continua a leggere

Infrastrutture, all’appello
mancano 50 miliardi di euro

Cinquanta miliardi di euro: è la cifra che manca per completare il programma di infrastrutture per il prossimo triennio. Una cifra alla quale potrebbe contribuire il mondo della finanza, almeno con il 50 per cento. È questo l’invito rivolto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, nel corso del convegno “Strade e ferrovie, come finanziare ricostruzione e sviluppo” nell’ambito del terzo Infrastructure Day. Continua a leggere