L’Italia resta in coda: le infrastrutture non ci sono, il resto d’Europa viaggia a un’altra velocità

Le infrastrutture italiane sono carenti. Lo dicono tutti, ma lo certificano soprattutto i numeri. Nel nostro Paese ogni 1.000 abitanti sono disponibili 0,14 chilometri di infrastrutture viarie per il trasporto di merci e persone (vale a dire metropolitane, autostrade e linee ferroviarie suburbane e ad alta velocità). Un dato che colloca l’Italia al penultimo posto nella classifica dei cinque maggiori Paesi europei. Peggio di noi è messa soltanto la Gran Bretagna (0,10 chilometri per mille abitanti).

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Per l’Istat le autostrade italiane
sono tra le migliori d’Europa

La rete autostradale italiana è obsoleta. Le infrastrutture sono carenti. Le autostrade, tranne qualche eccezione, sono rimaste quelle del dopoguerra. Quante volte abbiamo sentito queste affermazioni. Affermazioni che vengono smentite addirittura dall’Istat, che ha rilevato come nel 2007 la rete autostradale italiana fosse sviluppata per quasi 22 chilometri ogni mille chilometri quadrati di superficie di territorio, valore al di sopra della media europea. Continua a leggere

Infrastrutture, l’Aci spiega
quali sono i mali dell’Italia

I numeri sono impietosi. Quelli raccontati nel rapporto “Rilancio delle infrastrutture di trasporto: rischi e opportunità in tempo di crisi” presentato dalla Fondazione Caracciolo – Centro Studi Aci nel corso della seconda giornata della Conferenza del Traffico e della Circolazione sono preoccupanti. Statistiche che raccontano più di mille parole il ritardo infrastrutturale del nostro Paese. In Italia, per esempio, nel periodo 1990-2005 sono stati costruiti solo 350 chilometri di nuove autostrade; in Spagna sono stati 6.739, in Francia 3.977 e in Germania 1.509. Continua a leggere