Camorra e mafia volevano il monopolio dei trasporti. Indagato esponente dei “forconi”

“Le indagini hanno evidenziato la strategica alleanza conclusa tra la camorra casertana e imprenditori siciliani organici alla cosca Riina-Messina Denaro, al fine di conquistare il controllo monopolistico dei trasporti su gomma e della commercializzazione all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli sull’asse Sicilia-Campania-Lazio, sulle tratte da e per i mercati dell’isola verso quelli campani e verso lo strategico mercato di Fondi”. Continua a leggere

“L’ombra dei casalesi sulla protesta. Stop imposto con metodi camorristici”

“L’ombra dei casalesi sulla protesta. Stop imposto con metodi camorristici”. Così ha intitolato il Mattino nella versione on line un articolo di Rosaria Capacchione in cui, citando Jimmy Hoffa (il sindacalista a capo dei trucker americani con tanti amici nella mafia americana che nei primi anni Sessanta controllava il trasporto su gomma utilizzando  l’intero repertorio delle attività di Cosa Nostra, dalle minacce, alle intimidazioni violente, ai pestaggi) ha ipotizzato che anche dietro la protesta dei Tir scoppiata nei giorni scorsi in Campania ci possa essere la mano della criminalità organizzata.

Giachino: cancelliamo le imprese
di trasporto che non hanno camion

“Faremo pulizia ed entro la fine dell’anno, in collaborazione con le Province, cancelleremo dall’albo dell’autotrasporto le società che non hanno neanche un veicolo”. Ad affermarlo, sulle pagine del quotidiano La Repubblica di venerdì 15ottobre, è Bartolomeo Giachino, sottosegretario ai Trasporti, intervistato nell’ambito di un’ampia inchiesta nella quale si mettono il risalto “il subappalto del subappalto e il ribasso selvaggio dei prezzi, due tra i connotati più forti del far-west nell’autotrasporto, e l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’autotrasporto che si è mimetizzata meglio che in altri settori”. Continua a leggere

Camorristi e mafiosi imponevano
i propri camion ai fruttivendoli

Imponevano ai commercianti di prodotti ortofrutticoli l’utilizzo di proprie ditte di autotrasporto. Clan camorristici e mafiosi, alleati tra loro, riuscivano così a monopolizzare il trasporto tra Lazio, Campania e Sicilia, con la conseguente lievitazione dei prezzi di frutta e verdura. Un’attività che è stata scoperta dalle forze dell’ordine. E proprio in questi giorni, la Direzione investigativa antimafia (Dia) di Roma e la Squadra mobile di Caserta hanno eseguito oltre 60 arresti tra gli uomini del clan dei Casalesi, gruppo Schiavone, delle famiglie mafiose siciliane dei Santapaola-Ercolano di Catania, dei clan Mallardo di Giugliano e dei Licciardi di Secondigliano di Napoli. Continua a leggere