HVOlution, è partita l’era del diesel prodotto al 100 per cento da materie prime rinnovabili

Un biocarburante che viene prodotto utilizzando il 100 per cento da materie prime rinnovabili (materie di scarto e  residui vegetali) oltre che da olii generati da colture non in competizione con la filiera alimentare. E’  HVOlution, il primo diesel prodotto da Eni Sustainable Mobility per  contribuire all’immediata decarbonizzazione del settore dei trasporti anche pesanti, tenuto conto delle emissioni allo scarico, perché utilizzabile con le attuali infrastrutture e in tutte le motorizzazioni omologate (per  verificare la compatibilità dei veicoli all’utilizzo basta leggere libretto di manutenzione) di cui mantiene invariate le prestazioni. Un nuovo carburante “ultraverde”  già  in vendita in numerose  stazioni di servizio Eni ( Continua a leggere

Fercam, parte l’era del biocarburante: installato nella sede di Bolzano un distributore di Hvo

La corsa verso i carburanti non fossili destinati a sostituire il prima possibile benzina e gasolio riducendo l’inquinamento atmosferico ha fatto registrare un nuovo traguardo: l’installazione, nel piazzale della sede della Fercam di Bolzano, di un impianto di distribuzione di Hvo, sigla che sta per hydrotreated vegetable oil, ovvero olio vegetale idrogenato, un biocarburante prodotto da Eni certificato come proveniente da materiali di scarto di origine biologica. Un biocarburante, che ancora non si trova ancora nelle stazioni di rifornimento tradizionali, che Fercam ha deciso di utilizzare su alcuni veicoli industriali della propria flotta impiegati in trasporti regolari in giornata, in particolare in Alto Adige per il servizio lavanderia degli ospedali della provincia di Bolzano. Continua a leggere

Biodiesel dalle alghe, i problemi nascono per colpa del freddo

Potrebbe essere il carburante del futuro, il biodiesel. E in momenti di crisi con Paesi tradizionalmente detentori dei pozzi, come la Libia, il discorso di trovare un’alternativa ai prodotti petroliferi diventa ancora più di attualità. Abbiamo già spiegato come potrebbe essere particolarmente conveniente ottenere biodiesel dalle alghe. L’utilizzo delle alghe ha diversi vantaggi: sono economiche e provocano emissioni più pulite e a basso contenuto di zolfo. Continua a leggere

Cresce la quota dei biocarburanti, benzina e gasolio costeranno di più

Anno nuovo, vita vecchia. Almeno per quanto riguarda i carburanti, che dal primo gennaio potrebbero costare ancora di più. In questi giorni il prezzo di benzina e gasolio è costantemente in crescita e con il 2011 potrebbe esserci una nuova accelerata. Secondo quanto dispone un decreto del ministero dello Sviluppo economico, aumenterà infatti dal 3,5 al 4 per cento la percentuale minima di biocarburante da miscelare a benzina e gasolio. I prezzi dei carburanti potrebbero quindi subire dei rincari, anche perché attualmente le quotazioni di biodiesel e bioetanolo sono in rialzo. Lo segnala il quotidiano delle fonti di energia La Staffetta Quotidiana. Continua a leggere

La produzione di biocarburanti
potrà provocare davvero carestie?

Era chiaro che le discussioni e gli interventi sulla questione legata alla produzione di biocarburanti fossero solo apparentemente sopite, tant’è che non appena qualcuno si è permesso di riaccendere la luce sul problema, il fiume di informazioni e di polemica, anche con toni forti, ha trovato nuovo vigore. Al di là di talune iniziative che vedono il coinvolgimento di enti di ricerca più o meno noti a livello mondiale, che si stanno adoperando nell’individuazione di nuovi fronti e soluzioni alternative al petrolio – per esempio il  biocarburante derivato dalle alghe – il centro dell’attenzione è ancora prevalentemente occupato dal tema della produzione di biocombustibili da prodotti agricoli. Per esempio il biodiesel, ricavato da piante oleaginose come la colza o il girasole, oppure il bioetanolo ricavato da colture ricche di zuccheri o amidi come le barbabietole da zucchero o i cereali. Continua a leggere