Lo Stato permette che l’Ilva non paghi i trasportatori, loro devono pagare lo Stato?

La crisi dell’Ilva ha coinvolto pesantemente anche molti operatori del mondo del trasporto che per mesi hanno assicurato la movimentazione delle merci nonostante le gravissime difficoltà causate dal dover sostenere i costi senza ricevere alcun corrispettivo. Migliaia di viaggi garantiti da imprese che hanno pagato stipendi e contributi ai dipendenti e che hanno dovuto versare l’Iva sulle fatture nonostante non fossero onorate. Dimostrando, con i fatti, la volontà di condividere i sacrifici pur di evitare che il gruppo siderurgico, già in crisi finanziaria, dovesse sospendere le consegne, nella consapevolezza che se le merci restano sui piazzali l’impresa chiude. Come è stata ripagata questa disponibilità? Con poco o nulla. Continua a leggere

Ilva, autotrasportatori allo stremo. Iniziata la terza settimana di protesta

Continua la protesta degli autotrasportatori dell’indotto Ilva, che presidiano con i propri Tir la portineria imprese dello stabilimento di Taranto per chiedere il pagamento degli arretrati. Oggi è iniziata la terza settimana di protesta e le imprese di autotrasporto sono ormai allo stremo. Intanto Anita, Fai Conftrasporto, Cna Fita, Fisi Confetra, Confartigianato Trasporti e Sna Casartigiani hanno scritto al premier Matteo Renzi e al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi per chiedere misure concrete per l’autotrasporto. “Occorrono”, scrivono le associazioni, “certezze immediate in relazione ai crediti già maturati e liquidità per continuare a prestare i servizi di trasporto e salvaguardare l’attività produttiva dell’Ilva”. Continua a leggere

Ilva, l’autotrasporto chiede certezze: “Garantire immediatamente la liquidità”

“Le imprese hanno bisogno di certezze immediate per recuperare i crediti finora maturati e liquidità per poter continuare a prestare i servizi e salvaguardare l’attività produttiva dell’Ilva. Pertanto le associazioni degli autotrasportatori chiedono con forza che il Governo si faccia portatore delle legittime istanze della categoria con provvedimenti straordinari, anche di natura finanziaria e fiscale, per garantire l’immediata liquidità necessaria agli operatori per assicurare il funzionamento degli impianti”. Continua a leggere