Porti, ecco la nuova classificazione e le nuove regole per decidere l’utilizzo e le spese

Una nuova classificazione dei porti e una netta distinzione tra porti nazionali e porti regionali, con la conseguente ripartizione degli oneri relativi alle spese infrastrutturali. E, ancora, funzioni dei porti non piu’ predeterminate normativamente, ma stabilite dal piano regolatore portuale, per rendere piu’ snelle le modifiche di utilizzo delle aree portuali rispetto al mutare dei traffici commerciali. Continua a leggere

Autorità di sistema portuale, individuati i primi presidenti. I Cinque Stelle: “Vogliamo chiarezza”

Il ministro Graziano Delrio “garantisca una procedura trasparente nelle nomine dei presidenti delle Autorità di sistema portuale che ha già avviato senza rendere conto dei parametri di selezione utilizzati davanti alle istituzioni e ai cittadini”. Lo affermano in una nota i deputati del Movimento 5 Stelle della Commissione Trasporti. Mercoledì, spiega il capogruppo in commissione Diego De Lorenzis, abbiamo votato “due presidenti delle Autorità di Sistema portuale: il dottor Zeno D’Agostino, a Trieste, che ha ricevuto il nostro voto favorevole, e il dottor Sergio Prete, a Taranto, su cui invece ci siamo espressi con voto contrario”.  Continua a leggere

L’Italia cambia rotta partendo dai porti: “Con la riforma c’è una trasformazione epocale”

“Con la riforma dei porti l’Italia va verso una trasformazione epocale del trasporto marittimo”. Lo ha detto l’ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ora consulente del ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, che ha presentato in questi termini al Forum di Conftrasporto a Cernobbio la riforma dei Porti varata dal Governo. “L’Italia oggi va finalmente verso un modello di sistema, avendo un disegno organico davanti a sé”, ha spiegato Merlo. “Per la prima volta non si sente più rimpiangere il ministero della Marina Mercantile, ma si assiste a una vera politica dell’Economia portuale”.  Continua a leggere

Duecento candidature per 15 posti, chi saranno i presidenti delle Autorità di sistema portuale?

Sono oltre duecento le candidature inviate al ministero dei Trasporti per la presidenza delle quindici Autorità di sistema portuale italiane previste dalla riforma dei porti. C’era tempo fino a ieri a mezzanotte per inviare le manifestazioni di interesse per l’incarico. “Venerdì erano già 200”, ha precisato il consigliere del ministro dei trasporti Luigi Merlo a margine di un convegno oggi a Genova.   Continua a leggere

Porti, la rotta per ripartire è giusta ma ci sono alcune manovre da correggere

Occorre assicurare l’effettiva separazione tra attività di gestione del porto e attività economiche di interesse portuale  e che quindi venga reso più chiaro ed esplicito nel testo normativo il divieto per le Autorità di governo di svolgere operazioni economiche in ambito portuale, anche indirettamente per il tramite di società partecipate. Ma occorre anche fare attenzione affinché in merito alla semplificazione di organi e poteri intermedi sul fronte della riorganizzazione non si verifichino duplicazioni dei centri decisionali, con il rischio di aumentarne la frammentazione e i costi. Sono queste alcune delle “preoccupazioni” espresse  dal Consiglio di Stato nel parere redatto dalla Commissione speciale sul provvedimento in materia di Governance e semplificazione di organi e poteri previsti dalla riforma dell’autorità portuale. Continua a leggere

Il Piano dei porti non è il libro dei sogni. Delrio: “Indica obiettivi molto chiari”

Il nuovo Piano dei porti “non è il libro dei sogni ma la esplicitazione degli obiettivi che il sistema Paese si vuole porre, indica la direzione”. Lo ha detto all’assemblea di Assoporti il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Il Piano, ha spiegato il ministro, indica “obiettivi molto chiari e ha già individuato tutti gli strumenti per raggiungere quegli obiettivi”. Continua a leggere

Assoporti, ecco le linee guida per la riforma: “Trasformazioni radicali”

La riforma dei porti? Deve passare per l’autonomia finanziaria, con autorità portuali agili, innovazione sui dragaggi e le dogane, piani regolatori in 90 giorni. Sono questi i capisaldi della riforma portuale, in applicazione delle linee guida dello Sblocca Italia, che Assoporti ha fornito al governo. “È arrivato il momento del coraggio di essere pragmatici e di delineare uno scenario di cambiamento che comporti trasformazioni radicali, che non escluda processi di accorpamento e integrazione di autorità portuali nella logica europea, che produca da subito una selezione della spesa, la conclusione di importanti investimenti già in cantiere e un netto cambio di marcia nella governance, anche attraverso autonomia finanziaria e autodeterminazione finanziaria”, ha detto il presidente di Assoporti, Pasqualino Monti.  Continua a leggere

Nello Sblocca Italia le norme sulla riforma dei porti. Merlo: “È la giusta direzione”

Ci sono anche porti e logistica nel decreto Sblocca Italia. Le norme, che come spiega l’Ansa sono contenute nell’articolo 29, sono finalizzate a migliorare la competitività del sistema portuale e logistico, agevolare la crescita dei traffici e la promozione dell’intermodalità nel traffico merci, anche in relazione alla razionalizzazione, al riassetto e all’accorpamento delle Autorità portuali esistenti.  Continua a leggere

Serracchiani: “La riforma dei porti è una necessità: sono 14 gli scali strategici”

“La riforma della portualità è una necessità, un dovere rispetto a un sistema che deve crescere a favore dell’intero Paese”. Lo ha detto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, intervenendo a Trieste all’apertura della 65ª Assemblea generale della Federazione nazionale agenti raccomandatari e mediatori marittimi (Federagenti). Secondo la Serracchiani la riforma si deve basare su “punti chiave quali razionalizzazione, visione nazionale in un’ottica europea, semplificazione e integrazione”.  Continua a leggere

Autorità portuali? Serbatoi di posti per politici che fanno acqua da tutte le parti

“Guardare cosa avviene nei porti di altri Paesi e confrontare la loro gestione con la realtà italiana avvilisce, fa cadere in depressione”. Parola di Raffaele Aiello, amministratore delegato di Snav Spa, società che fa capo all’armatore Gianluigi Aponte, che intervenendo al convegno Trasportare la ripresa, organizzato da Confcommercio a Roma, ha chiesto a gran voce al Governo di far accelerare al massimo la  riforma delle autorità portuali, cancellando un disastro tutto italiano che dura da decenni.  Continua a leggere

Ridurre le Autorità portuali è giusto, ma per far ripartire il mare serve altro

A noi hanno sempre insegnato che un edificio si deve costruire dalle fondamenta. Anche per questo abbiamo apprezzato le ipotesi avanzate dal ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Maurizio Lupi in tema di riforme sulla portualità. La riduzione delle Autorità portuali è coraggiosa, parte dalle fondamenta e va nella giusta direzione. Conftrasporto, come confermato nel recente convegno che aveva per tema proprio le Autostrade del mare, si permette però di suggerire al ministro due nuove rotte, partendo da due punti imprescindibili: la riforma del Titolo quinto e un Piano generale dei trasporti che sappia leggere, secondo una logica integrata di sistema, gli interventi dei quali il Paese necessita. Perché questo? Continua a leggere

Porti, Lupi taglia le Autorità: non ha senso averne 24, meglio pochi distretti logistici

“Dobbiamo avere il coraggio del cambiamento. Non ha più senso avere 24 Autorità portuali”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi nel corso di una conferenza stampa tenuta a Napoli nella sede dell’Ente autonomo Volturno. ”Stiamo preparando una riforma seria, che porterà alla riduzione delle 24 Autorità e portando alla integrazione tra porti, interporti, logistica”, ha aggiunto Lupi confermando quanto già detto ad Assoporti. Continua a leggere

L’Italia dei trasporti? È campione mondiale nel buttare a mare occasioni e soldi…

Se ci fosse un campionato del mondo per i Paese più “bravi” nel perdere sia gli introiti fiscali sia la competitività per mancanza di una visione di sistema nei servizi di logistica, l’Italia sarebbe puntualmente sul podio. Spesso medaglia d’oro, detentrice probabilmente di molti primati.  E questo “grazie” a una burocrazia oppressiva che ora rischia di “mandare a fondo” anche i nostri porti, come ha ricordato, con stile pungente e  modi precisi a lui consueti, anche Vittorio Feltri. Cosa ha denunciato il direttore su Il Giornale? Che una settantina scarsa di controlli fatti da una ventina di enti diversi trattiene le merci talmente a lungo nei porti da far fuggire le navi altrove, in particolari modo a Rotterdam. Continua a leggere

Uggé: “Autostrade del mare e porti, in Italia è quasi tutto da rifare”

“Da anni parliamo dell’Italia come della piattaforma logistica capace di essere il vero link tra Europa del Nord e Mediterraneo. Per questo aspettiamo una legge di riforma dei porti e se a essa riuscissimo ad accompagnare anche quella degli interporti avremmo definito un giusto ancoraggio del Paese ai flussi internazionali. Nell’ultima legislatura abbiamo deciso di non presentare emendamenti alla legge di riforma dei porti, approvata all’unanimità dalla Commissione competente del Senato, pur di vederla rapidamente approvata, così, purtroppo, non è stato. Confcommercio la sostiene ancora perché non possiamo perdere altro tempo”. Con queste parole, intervenendo al convegno “Trasporti al passo, economia ferma” organizzato da Confcommercio nella propria sede nazionale di piazza Gioacchino Belli a Roma, il vicepresidente dell’associazione Paolo Uggè ha ribadito l’assoluta importanza delle “autostrade del mare” per lo sviluppo economico dell’Italia. Continua a leggere

I porti al nuovo governo: “Cambiare rotta, servono provvedimenti urgenti”

Autonomia finanziaria, coordinamento globale di tutte le funzioni in porto, semplificazione burocatica, autorità di sistema logistico e sistemi multi porto. Sono queste le priorità che i porti italiani chiedono al nuovo governo e al nuovo parlamento. La richiesta è quella di “cambiare rotta” per quanto riguarda le politiche adottate finora per il sistema portuale italiano. In una nota, Assoporti, l’associazione dei porti italiani, sottolinea che il 54 per cento dell’import-export del sistema Paese passa attraverso i porti. Grazie a questo dato, i porti italiani si collocano al terzo posto in Europa per movimentazioni merci, al 2° posto per traffico passeggeri, e al 1° posto per numero di crocieristi.  Continua a leggere