Al lavoro? Per risparmiare si va in bici. Ora i ciclisti chiedono di avere più tutele

Con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Mario Monti, al ministro Elsa Fornero e ai presidenti di Camera e Senato i ciclisti italiani chiedono a gran voce nuove tutele per chi si muove in bicicletta. A distanza di cinque anni dalla proposta di legge sull’infortunio in itinere, la Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) riprova a chiedere al Governo e al Parlamento in carica la piena tutela dei lavoratori che si recano al lavoro in bicicletta. “In questo periodo di crisi economica”, si legge nella lettera, “per ridurre i costi derivanti dalla mobilità, molte persone fanno sempre più ricorso all’uso della bici, anche per andare al lavoro”.  Continua a leggere