Infrastrutture: non realizzarle (e non collegarle fra loro) costerà molto caro all’Italia

“In questi giorni si è tornati a parlare dei costi del “non fare”, ovvero dei danni che producono i ripensamenti su cantieri e le opere pubbliche, tema  evidenziato tempo fa uno studio del professor Andrea Gilardoni, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università Bocconi di Milano, e al centro di un dossier pubblicato sul Corriere della Sera. Un tema fondamentale per il futuro del Paese ed è preoccupante che ci sia chi non si rende conto che tutte queste incertezze possono innescare una nuova fase di stagnazione economica e i dati più recenti   non lasciano ben sperare”. Continua a leggere

Ilva, i soldi stanno finendo. Da fine settembre gli acciai non potranno più lasciare la fabbrica?

Esiste uno studio interessante del professor Andrea Gilardoni, docente di Economia e gestione di impresa all’Università Bocconi di Milano, che calcola i “costi del non fare”. Sarebbe bene che alcuni nostri uomini di Governo lo conoscessero. Oggi che si sta vergognosamente “giocando” con le parole e con i distinguo per nascondere la voglia di non realizzare nulla, in omaggio probabilmente alla filosofia della decrescita felice, vorrei, avendo per un certo periodo vissuto la stagione che ha portato ad assumere scelte di connettere l’Italia con il resto dell’Europa, formulare alcune puntualizzazioni su un tema così delicato che si fonda proprio sulla volontà del ”non fare”. Superficialità e affermazioni che forniscono immagini distorte rispetto alla realtà abbondano ma il Paese rischia una fase involutiva pesante. Continua a leggere

Costruire strade costa. Non farle costa molto di più. In denaro, sicurezza, salute, tempo…

Realizzare una nuova strada o autostrada, una nuova linea ferroviaria, nuovi piazzali e collegamenti in un porto per far sbarcare il più in fretta possibile le navi da un cargo può costare. Anche molto.  Ma il non farli può costare anche di più. E non solo in termini economici, ma anche di sicurezza, di salute, di perdita di tempo e, dunque, di qualità della vita. Parola di Andrea Gilardoni, docente di economia e gestione dell’impresa all’università Bocconi e responsabile dell’Osservatorio “I Costi del non fare”. Uno che gli sprechi per opere non realizzate li studia da 12 anni e che sa perfettamente quanto, per esempio, sia costato per decenni viaggiare sull’autostrada A4 nel tratto compreso fra Bergamo su tre corsie anzichè su quattro. Una colossale “tassa” che milioni di automobilisti e camionisti  “hanno dovuto pagare in termini di maggiori consumi, di tempo perso, di inquinamento”, come ha spiegato il docente intervenendo all’appuntamento radiofonico su Rai radio 1  ’Tra poco in edicola’ condotto da Stefano Mensurati e trasmesso lunedì 19 luglio. Continua a leggere