Renault produrrà automobili in Algeria: il primo modello sarà la Nuova Symbol

Auto Renault costruite in Algeria e destinate principalmente al mercato locale. È questa la nuova scommessa del gruppo francese che il 19 dicembre 2012 ha firmato con la  Società Nazionale di Veicoli Industriali (Snvi) e il Fondo Nazionale d’Investimento (Fni) un accordo azionario in vista della creazione, in partnership, di una joint venture (51 per cento detenuto dai partner algerini e 49 per cento detenuto da Renault) al fine di sviluppare una filiera automobilistica in Algeria e sostenere la crescita del mercato. L’accordo prevede l’istallazione di una fabbrica a Oued Tlelat, nel sud ovest di Oran, per la produzione di automobili e veicoli commerciali del Gruppo Renault destinati principalmente al mercato locale.

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Camionista algerino da record,
fa dieci infrazioni in una volta

La multa alla fine è stata una, ma decisamente corposa. Un autotrasportatore di nazionalità algerina è infatti riuscito a compiere ben dieci infrazioni in una volta sola. Infrazioni che riguardano principalmente il mancato rispetto dei tempi di guida. L’operazione di controllo è stata messa a segno dalla Polstrada di Reggio Emilia sui mezzi in transito sulla A1. Continua a leggere

Logistica, il Nordafrica
si prepara a sorpassare l’Italia

C’è una notizia, apparsa sul Sole 24 Ore nei giorni scorsi, che dovrebbe destare preoccupazioni nel nostro Governo. Il Nordafrica sta decidendo di investire  40 miliardi di euro per potenziare la logistica verso il Sud dell’Europa, dimostrando così di voler dare un seguito, concreto, agli annunci fatti nei mesi scorsi.

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“Cambiano i Governi, ma la politica contro la mobilità delle merci no…”

Malgrado gli sforzi di tutti gli operatori delle varie modalità di trasporto per ricercare competitività e riduzione di costi, continuiamo ad assistere a una azione comune di vari attori, comunque legati alla politica, per impedire la ripresa delle attività economiche italiane.
Infatti, mentre tutti gli stati del Maghreb, Marocco, Algeria e Tunisia, stanno investendo enormi risorse per la costruzione di grandi porti commerciali, che presto cancelleranno i nostri da ogni classifica internazionale, in Italia cosa facciamo? Aumentiamo le tasse di ancoraggio. Continua a leggere