Auto nuova, in calo gli italiani che pensano di comprarla. Va meglio per le moto

L’Osservatorio mensile Findomestic di dicembre fotografa una situazione che non era mai stata così difficile tra i consumatori italiani per quanto riguarda la propensione all’acquisto. Per quanto riguarda il mercato delle auto e moto, il settore maggiormente legato ai lettori del nostro blog, scendono le intenzioni di acquisto per le vetture nuove. Stabili quelle per le auto usate. Va meglio per i motocicli.  Continua a leggere

Più smartphone e meno automobili, così cambiano i consumi degli italiani

Come ogni anno l’Osservatorio Findomestic ha analizzato i consumi degli italiani. In un contesto di fragilità socio economica evidente anche la spesa delle famiglie nel 2012 ha subito contraccolpi. La tipologia di beni maggiormente sacrificata è stata quella dei durevoli, il cui acquisto è stato rinviato quando non strettamente necessario. Per il 2013 è previsto un ulteriore ridimensionamento. Alla fine del prossimo anno il livello dei consumi interni risulterà, in termini reali, del 5,7 per cento inferiore rispetto a quello del 2007, mentre il reddito disponibile si sarà ridotto del 10,3 per cento rispetto al livello pre-crisi.  Continua a leggere

Comprare l’auto nuova? Gli italiani non spendono soldi: reggono solo le utilitarie

Reggono l’urto le utilitarie, mentre le auto della fascia medio-alta soffrono di più. È questo uno degli aspetti che emerge dalla ricerca “Il mercato auto a valore 2012” promossa dal Centro Studi Fleet&Mobility insieme al Master sull’Automobile di Roma. Nel 2012 gli italiani spenderanno per comprare auto nuove 24,8 miliardi di euro, il 22 per cento in meno rispetto ai 31,7 miliardi del 2011, mentre le vetture immatricolate non supereranno gli 1,4 milioni, a fronte degli 1,76 dell’anno scorso (-20 per cento).  Continua a leggere

Crolla il mercato dell’auto, a giugno -24,42 per cento. È ai livelli del 1979

Una discesa senza fine. Una picchiata che non sembra volersi arrestare. Anche a giugno il mercato automobilistico in Italia ha fatto registrare un pesante calo. Il crollo in questo caso è del 24,42 per cento, con la Fiat a -23,38 per cento. Secondo le previsioni il mercato a fine anno scenderà ai livelli del 1979 con pesanti ricadute anche sui conti pubblici in termini di mancata Iva per 2,3 miliardi di euro.  Continua a leggere