Unatras: “Ministro Urso, è vergognoso umiliare gli autotrasportatori già vittime dell’Ex Ilva”

“E’ incredibile il comportamento del ministro  delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso: mentre pensa di gestire e convocare tavoli per la logistica italiana, toppa paurosamente sulla vicenda che vede coinvolti gli autotrasportatori che hanno lavorato per l’Ex Ilva”. Così Paolo Uggé, presidente di Unatras , l’unione delle più rilevanti associazioni dell’autotrasporto italiano, ha commenta la situazione nella quale si stanno venendo a trovare gli operatori dell’autotrasporto coinvolti nella vicenda ex Ilva, molti dei quali stanno ricevendo dall’Agenzia della riscossione i fermi amministrativi dei loro mezzi per oneri non pagati dopo il 2015. Continua a leggere

Maxi protesta contro i divieti al Brennero? Uggé all’Ue: “Non è una minaccia, è una promessa”

“Se la Commissione europea non dovesse tenere in considerazione il principio della libera circolazione, credo che la parola passerà all’autotrasporto italiano, che saprà intervenire in modo identico a quanto avvenne fra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, con  manifestazioni che arrivarono a  durare fino a otto giorni. Questa non è una minaccia, ovviamente, bensì una promessa”.  Le parole con cui Paolo Uggè, presidente nazionale della Federazione autotrasportatori italiani, ha risposto al governatore tirolese Anton Mattle (che alla vigilia della decisione sul ricorso presentato dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti  italiano contro i divieti al valico del Brennero ha affermato “Salvini fa chiasso, noi invece presentiamo dati, numeri e fatti”) hanno tutto il sapore di una tanica di benzina pronta a essere versata sul fuoco. Incendiando una protesta capace, come solo un fermo nazionale dei camion può fare, di paralizzare il Paese. Come accaduto decenni, fa, come potrebbe riaccadere Continua a leggere

Ma quale mercato unico? I divieti alla libera circolazione sono la prova che l’Ue ha fallito

Il vice presidente esecutivo della Commissione europea Margrethe Vestager, il commissario dei Trasporti Adina Vălean e il commissario per il Mercato interno Thierry Breton: sono loro i destinatari della lettera con la quale i rappresentanti di tutte le principali associazioni di rappresentanza del settore dell’autotrasporto e della logistica e i vertici di Uniontrasporti, braccio operativo del sistema italiano delle Camere di Commercio, hanno voluto ribadire all’Europa il pieno appoggio alla richiesta del Governo italiano, e in particolare del vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini,  di avviare la procedura di infrazione nei confronti dell’Austria a seguito delle limitazioni al transito dei veicoli pesanti imposti unilateralmente lungo l’asse del Brennero. Continua a leggere

Unasca: “Potenziare la comunicazione è la strada per raggiungere tutti insieme nuovi traguardi”

Una lettera inviata   tutti i responsabili degli studi professionali e delle autoscuole associate per informarli delle “manovre” che la loro associazione sta effettuando per potenziare la comunicazione, strumento la cui importanza è stata spesso dimenticata da troppi, magari convinti di poter tagliare i costi di una voce considerata non importante salvo poi farne pesantemente le spese in termini di visibilità ma anche di “credibilità”, a favore di concorrenti che invece proprio sulla comunicazione hanno in vestito. Mittente della lettera Giuseppe Guarino, segretario nazionale di Unasca, la principale associazione rappresentativa di autoscuole, studi di consulenza automobilistica e scuole nautiche, lieto di annunciare agli oltre tremila iscritti i risultati della prima riunione del neo gruppo incaricato di occuparsi della comunicazione che ha visto protagonisti  Susanna Giovannini, Giorgia Passelli, Giuseppe Capriglione, Raffaele Di Giacomo, Antonio Romaniello e  Alessandro Colalongo , annunciando  con orgoglio che Continua a leggere

L’Europa vuole camion e pullman più grandi e pesanti. Ma strade e ponti italiani li reggeranno?

L’Europa è pronta a far viaggiare su strade e autostrade del vecchio continente camion e autobus più lunghi con l’obiettivo di ridurre così  il numero di viaggi e, di conseguenza, l’inquinamento, favorendo la transizione climatica.  Una strategia (che nella proposta avanzata dai componenti della commissione trasporti del Parlamento Ue prevederebbe di aumentare di quattro tonnellate il peso dei mezzi aumentando  la lunghezza massima per  avere maggior spazio non solo per il carico ma anche per ospitare batterie o celle a idrogeno) che sulla carta può apparire valida ma che se “raffrontata” con la realtà di ogni giorno, fra ponti e cavalcavia che già vengono messi a rischio da  mezzi meno pesanti e migliaia  percorsi dove manovrare è giù un problema con meno ”metri” da far passare (senza dimenticare le rotatorie spuntate come funghi….) ha già suscitato più d’una critica. Continua a leggere

IKaros, la nuova strada per prendere il volo nel mondo dei trasporti e della logistica

Icaro è il nome del giovane che, secondo la leggenda, non riuscendo a trovare la strada per fuggire dal labirinto in cui era stato rinchiuso sull’isola di Creta si fece costruire dal padre delle ali, finendo però miseramente. Ikaros è invece il nome della Fondazione che si è ripromessa di far trovare a moltissimi giovani la strada per entrare nel mondo del lavoro senza perdersi nel labirinto della disoccupazione. Impresa non semplice, come conferma anche il rapporto annuale Istat , citato dagli stessi responsabili di Ikaros, in cui si legge che “il 2023 ha registrato sempre più difficoltà di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro” con spesso una mancanza di “giusti canali di collegamento tra scuole e aziende”. Continua a leggere

“Valli Bergamasche” da leggenda. E la corsa dei piloti a iscriversi da tutto il mondo lo conferma

Il via della gara è fissato per la prima settimana di giugno, ma alla partenza sono schierati già oltre 100 motociclisti. A far registrare l’incredibile corsa alle iscrizioni non poteva che essere una gara incredibile, entrata addirittura nella leggenda del motocross mondiale: la Valli Bergamasche Revival, appuntamento ideato per far rivivere agli appassionati di moto d’epoca da Regolarità il fascino di una gara che ha fatto la storia, e che per l’edizione 2024 ha già visto tagliare il traguardo dei primi 100 iscritti. Cento piloti proventi da tutta Italia ma anche dall’Europa e perfino da altri continenti che da inizio febbraio, non appena venuti a conoscenza dell’apertura on line delle iscrizioni sul portale di Sigma Federmoto hanno prenotato uno dei 300 posti disponibili per non correre il rischio di restare esclusi. Un “pericolo” da evitare a qualsiasi costo (al punto da prenotare con oltre tre mesi d’anticipo, Continua a leggere

Riparte la corsa agli incentivi per sostituire i vecchi camion. In “palio” 25 milioni di euro

Riparte la corsa agli incentivi per il mondo dell’autotrasporto con la possibilità, già “operativa”, di scaricare dal sito Ram (clicca qui) il modello della presentazione della domanda per ottenere una parte dei 25 milioni di euro messi a disposizione per il rinnovo del parco veicolare con il decreto ministeriale dello scorso 1 dicembre. Le domande potranno essere presentate il 4 marzo, giorno scelto per il click day, mentre sulla Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati   termini e delle modalità operative per la richiesta. In caso di dubbi le imprese di autotrasporto avranno a disposizione anche una email alla mailbox dell’help desk (incentivoinvestimenti@ramspa.it) alla quale scrivere. Continua a leggere

La farsa dei sensori sui camion per vedere gli angoli ciechi: ora sono di nuovo obbligatori

A Milano tir e bus avranno l’obbligo di montare i sensori per consentire ai conducenti di vedere l’angolo cieco. Anzi no. Anzi si. Non è uno scherzo: è questo realmente sta avvenendo in merito alla decisione di rendere obbligatoria questa tecnologia sui mezzi pesanti, adottata dall’ottobre scorso dal Comune di Milano. Una decisione spazzata via un mese più tardi da una sentenza dei giudici del tribunale amministrativo regionale della Lombardia, che avevano tolto ogni validità gli atti predisposti dagli inquilini di Palazzo Marino dopo una serie di incidenti mortali in città, con vittime soprattutto i ciclisti, e ora invece destinata a “ripartire” dopo che il Consiglio di Stato ha a sua a volta annullato la sentenza del Tar della Lombardia. Facendo tornare così  in vigore a Milano l’obbligo dei sensori di angolo cieco per tir e bus. L’ennesima conferma che in Italia le leggi non vengono applicate ma vengono interpretate. E ognuno dà interpretazioni diverse. Roba da ridere se non venisse da piangere al pensiero che queste decisioni “ricadono” su migliaia e migliaia di lavoratori del settore, autorizzati a pensare, a questo punto, di non vivere in un Paese esattamente “normale” dove la parola d’ordine sembra diventata “contrordine generale”

Patente digitale: alla richiesta “prego favorisca i documenti” risponderemo con il cellulare

Prego favorisca la patente: è questa la frase più utilizzata dalle forze dell’ordine durante i controlli sulle strade.  Un invito al quale fra non molto gli automobilisti risponderanno non più consegnando, come avvenuto per decenni, il documento cartaceo (o, più recentemente la tesserina in plastica) ma mostrando il cellulare. Già, perché a breve, forse addirittura entro giugno, in Italia potrebbe debuttare la patente digitale. Una svolta verso la digitalizzazione decisa dal Governo per seguire la strada indicata dall’unione europea  in una transizione motivata dalla volontà di   facilitare i controlli stradali  e ridurre il rischio di  falsificazione. La  nuova patente digitale potrà essere infatti visualizzata grazie a un’apposita app,  che garantisce elevati standard di sicurezza oltre che  di tutela della privacy.

Pugno di ferro per i cattivi al volante: ecco le nuove punizioni inserite nel Codice della strada

Sospensione della patente per 15 giorni per chi guida usando il cellulare o altri strumenti tecnologici che possano distrarlo, come computer portatili, notebook, tablet. E poi pene più severe per chi guida sotto uso di stupefacenti o alcol, obbligo di casco, targa e assicurazione per i monopattini, tolleranza zero per chi abbandona gli animali per strada. Il conto alla rovescia perché queste (e altre) nuove disposizioni previste dal nuovo Codice della strada entrino in vigore è partito con l’approvazione del pacchetto di 70 emendamenti da parte della commissione Trasporti della Camera e con la discussione in aula già fissata per il 1° marzo per poi passare all’esame del Senato per l’approvazione definitiva destinata, se non ci saranno ostacoli sul suo percorso, a modificare profondamente le regole per chi si mette alla guida. Continua a leggere

L’assicuratore con la “polizza magica” per evitare gli scontri fra chi sui sentieri va in moto e a piedi

Usare solo moto elettriche sui sentieri di montagna percorsi, a piedi, da moltissimi escursionisti, e realizzare pochi “anelli” riservati invece solo a chi i sentieri ama percorrerli in sella con la propria moto, magari fedele compagna di tantissime avventure prima che i divieti rendessero off limits praticamente quasi tutti i boschi e prati. La soluzione per evitare, uno “scontro” che dura da decenni, quello che vede contrapposti gli “eserciti” di chi in moto percorrerebbe sentieri immersi nella natura per ore e chi invece non ce li vorrebbe vedere neppure per un secondo, è lì, a portata di mano. Un po’ come la scoperta dell’acqua calda, alla quale però, incredibilmente, nessuno sembra aver pensato. A farlo è stato un appassionatissimo di enduro, con nel dna la propensione a rispettare sempre il pensiero altrui, Continua a leggere

Divieti, l’Italia abbaia e l’Austria morde. Dopo il Brennero chiuso ai tir italiani anche il Tarvisio

L’Italia abbaia, l’Austria morde. Potrebbe essere riassunto così l’ultimo “round” dello scontro fra i due Paesi  sul caso divieti ai valichi alpini. Già perchè alla decisione dell’Italia di inviare una  lettera alla Commissione europea per chiedere l’avvio di una   procedura di infrazione contro i divieti di transito al   Brennero, denunciando l’incompatibilità dei divieti rispetto al fondamentale principio della  libera circolazione delle merci, in tutta risposta è arrivato un nuovo giro di vite con nuovi divieti ai tir, e dunque alle merci, made in Italy: Il governo federale austriaco ha  infatti deciso di introdurre  nuove limitazioni al traffico pesante anche al valico del Tarvisio, mettendo un nuovo gigantesco “ tappo” ai mezzi pesanti Continua a leggere

Guerra all’Austria sui divieti, il “generale” Salvini convoca lo Stato maggiore dell’autotrasporto

Alla vigilia di ogni battaglia i generali convocavano sempre i propri ufficiali per condividere le strategie da utilizzare per sconfiggere il nemico, le armi da usare, i punti deboli in cui sferrare gli attacchi. L’incontro con tutti i rappresentanti delle principali associazioni di categoria dell’autotrasporto convocato per lunedì 26 febbraio dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha un po’ questo sapore: dietro la forma (l’invito è a “discutere delle difficoltà di attraversamento dei  valichi alpini” più volte denunciato dal mondo dell’autotrasporto) traspare infatti la sostanza, ovvero “condividere iniziative   e redigere una proposta di  piano d’azione  che possa coinvolgere anche gli altri Paesi interessati” . Continua a leggere

“L’Europa confermi la libera circolazione delle merci o sarà scontro frontale Italia Austria”

Protervia, atti discriminatori, forzature inaccettabili: sono diversi i termini che compaiono tra le righe dell’ultima “puntata” del caso divieti al Brennero scritte da Paolo Uggé, presidente nazionale della Federazione autotrasportatori italiana, che lasciano intuire come lo scontro fra Italia e Austria si sia fatto durissimo. Uno scontro che, avverte immediatamente fin dalla prima riga il presidente della Fai per non lasciare spazio a interpretazioni, non potrà più, arrivati a questo punto, essere “affrontato con tavoli e confronti se prima non sarà stato  ristabilito il principio della libera circolazione delle merci, principio che, sottolinea Paolo Uggè, “ con protervia Arno Kompatscher continua a ignorare. Continua a leggere