Il giorno in cui non avremo più camionisti scoppierà il dramma. Ma nessuno sembra capirlo

“L’insostenibile leggerezza dell’essere è il titolo di un celebre libro di Milan Kundera ambientato nella Praga della primavera del 1968. “L’insostenibile leggerezza del trasporto. Il costo che nessuno vuole pagare” è stato invece il titolo scelto dagli organizzatori  della prima tappa del  Sustainable Tour 2024, il ciclo di incontri sulla sostenibilità nell’autotrasporto ideato e organizzato da evenT partito da LetExpo, la rassegna veronese sulla logistica sostenibile. Il primo di un ciclo d’incontri che ha visto protagonisti  Nicolò Berghinz di Alis, Luca Girelli, presidente di Girelli Logistic Group, Rudi Zinetti del Gruppo Manni, Nicolò Calabrese di CargoOn e la presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini, chiamati ad analizzare  un tema da sempre caldissimo nel panorama dell’autotrasporto italiano: quello di un’attività, il trasporto e la logistica appunto, “con un ruolo assolutamente centrale  nella vita quotidiana di ognuno di noi, vero motore di tutto”, come è stato più volte sottolineato dai relatori, ma allo stesso tempo non riconosciuto come tale quando si tratta di pagarne i costi. Continua a leggere

Ricarica elettrica dell’auto, come riavere il 40 per cento di quanto speso per colonnine, impianti…

Un “bonus” destinato a far accelerare l’acquisto e l’installazione  di sistemi di ricarica per  auto elettriche grazie al quale  imprese e professionisti potranno recuperare il  40 per cento delle spese ammissibili sostenute per dotarsi delle “colonnine”. Per ottenerlo(fino a un importo di 375mila euro) basterà  presentare la domanda sul   sito di Invitalia (www.invitalia.it)   compilando il form online che consente di dare un considerevole taglio alle spese sostenute, a partire  dal 4 novembre 2021, data dell’entrata in vigore del  decreto ministeriale, per  l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica (comprese le spese di installazione, gli impianti elettrici e dispositivi per il monitoraggio nonché le opere edili strettamente necessarie); i servizi di connessione a impianti elettrici (con un tetto massimo del 10 per cento della spesa totale); progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi (sempre nel limite massimo del 10% per cento. Continua a leggere

Le gite in moto che guidano alla scoperta di nuove mete ma anche nuove ricette, amici…

Il via della nuova stagione è fissato sul calendario per il 17 marzo, per il 57° Cimento invernale, motogiro regionale con partenza da Milano organizzato dal Motoclub Ticinese Raoul Mondini. L’ultima uscita su due ruote è prevista invece per il 29 dicembre, con il 12 Motopinguino sulle strade di Monvalle, in provincia di Varese, organizzato dal Motoclub Gemonio. In mezzo c’è un vero e proprio mare di appuntamenti in sella a una moto per scoprire, in compagnia di vecchi (e magari nuovi) amici motociclisti, nuove mete, spesso piccole nelle dimensioni, ma grandi in materia di fascino e storia, oltre a trattorie dove assaggiare ricette tradizionale, a negozietti o laboratori artigianali dove fare un po’ di shopping. A offrire, a chi non vede l’ora che arrivi il fine settimana per salire in sella alla propria due ruote, la possibilità di partire alla scoperta di qualcosa di nuovo e magari, perché no a fare proprio nuove amicizie, è il calendario turistico 2024 della Federazione motociclistica italiana che moltissimi Motoclub propongono ai propri associati, nella convinzione che fare il turista sia sempre bellissimo,ma farlo in moto ancora di più. Continua a leggere

Sani Trasporti, se il pomodoro italiano è così famoso il merito è anche loro…


Che Pablo Neruda con la sua “Ode al pomodoro” abbia contribuito a diffondere nel mondo la leggenda di uno dei prodotti alimentari più buoni, conosciuti, non c’è dubbio. Ma altrettanto certo è che se il “sugo” più amato al mondo ogni giorno arriva su milioni di tavole il merito è anche di un’azienda di autotrasporti della provincia di Parma, terra che da oltre un secolo, per tre mesi l’anno, fra luglio e settembre, vede rivivere la magia della raccolta del famoso “rotondo”: il pomodoro da sugo la cui coltivazione da un secolo si alterna a quella del frumento, in uno scambio vitale in cui ciascuna delle due piante restituisce al terreno ciò che l’altra toglie, donando ai prodotti di questa terra fertilissima caratteristiche e sapori unici. L’azienda è la Sani Trasporti, fondata nel cuore pulsante della Food Valley negli Anni 50 da Enzo Sani, per essere poi guidata dai tre figli, Franco, Ivo e Giampietro, di 61, 57 e 54 anni, che hanno trasportato l’impresa di famiglia verso nuovi traguardi, fino a garantire, ogni estate, durante la raccolta e la lavorazione, qualcosa come  il carico e la consegna di duecentomila tonnellate di pomodori destinati a condire pastasciutte e insaporire migliaia di ricette. 
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Incentivi camion subito esauriti. “La prova che le imprese son pronte a rinnovare, il Governo no”

Il mondo dell’autotrasporto è pronto a investire per rinnovare le flotte e contrastare così l’inquinamento e se ci fossero più fondi e meno burocrazia a ostacolare il percorso delle imprese l’Italia vedrebbe sicuramente circolare su strade e autostrade camion più moderni e dunque più sicuri e meno inquinanti. E’ questa la fotografia che emerge dalle dichiarazioni fatte da Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto con delega Truck&Van, in merito agli ultimi incentivi messi a disposizione dal Governo per il rinnovo delle flotte di mezzi pesanti. “Incentivi, per un importo di 25 milioni di euro, Continua a leggere

Unatras: “Ministro Urso, è vergognoso umiliare gli autotrasportatori già vittime dell’Ex Ilva”

“E’ incredibile il comportamento del ministro  delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso: mentre pensa di gestire e convocare tavoli per la logistica italiana, toppa paurosamente sulla vicenda che vede coinvolti gli autotrasportatori che hanno lavorato per l’Ex Ilva”. Così Paolo Uggé, presidente di Unatras , l’unione delle più rilevanti associazioni dell’autotrasporto italiano, ha commenta la situazione nella quale si stanno venendo a trovare gli operatori dell’autotrasporto coinvolti nella vicenda ex Ilva, molti dei quali stanno ricevendo dall’Agenzia della riscossione i fermi amministrativi dei loro mezzi per oneri non pagati dopo il 2015. Continua a leggere

Maxi protesta contro i divieti al Brennero? Uggé all’Ue: “Non è una minaccia, è una promessa”

“Se la Commissione europea non dovesse tenere in considerazione il principio della libera circolazione, credo che la parola passerà all’autotrasporto italiano, che saprà intervenire in modo identico a quanto avvenne fra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, con  manifestazioni che arrivarono a  durare fino a otto giorni. Questa non è una minaccia, ovviamente, bensì una promessa”.  Le parole con cui Paolo Uggè, presidente nazionale della Federazione autotrasportatori italiani, ha risposto al governatore tirolese Anton Mattle (che alla vigilia della decisione sul ricorso presentato dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti  italiano contro i divieti al valico del Brennero ha affermato “Salvini fa chiasso, noi invece presentiamo dati, numeri e fatti”) hanno tutto il sapore di una tanica di benzina pronta a essere versata sul fuoco. Incendiando una protesta capace, come solo un fermo nazionale dei camion può fare, di paralizzare il Paese. Come accaduto decenni, fa, come potrebbe riaccadere Continua a leggere

Ma quale mercato unico? I divieti alla libera circolazione sono la prova che l’Ue ha fallito

Il vice presidente esecutivo della Commissione europea Margrethe Vestager, il commissario dei Trasporti Adina Vălean e il commissario per il Mercato interno Thierry Breton: sono loro i destinatari della lettera con la quale i rappresentanti di tutte le principali associazioni di rappresentanza del settore dell’autotrasporto e della logistica e i vertici di Uniontrasporti, braccio operativo del sistema italiano delle Camere di Commercio, hanno voluto ribadire all’Europa il pieno appoggio alla richiesta del Governo italiano, e in particolare del vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini,  di avviare la procedura di infrazione nei confronti dell’Austria a seguito delle limitazioni al transito dei veicoli pesanti imposti unilateralmente lungo l’asse del Brennero. Continua a leggere

Unasca: “Potenziare la comunicazione è la strada per raggiungere tutti insieme nuovi traguardi”

Una lettera inviata   tutti i responsabili degli studi professionali e delle autoscuole associate per informarli delle “manovre” che la loro associazione sta effettuando per potenziare la comunicazione, strumento la cui importanza è stata spesso dimenticata da troppi, magari convinti di poter tagliare i costi di una voce considerata non importante salvo poi farne pesantemente le spese in termini di visibilità ma anche di “credibilità”, a favore di concorrenti che invece proprio sulla comunicazione hanno in vestito. Mittente della lettera Giuseppe Guarino, segretario nazionale di Unasca, la principale associazione rappresentativa di autoscuole, studi di consulenza automobilistica e scuole nautiche, lieto di annunciare agli oltre tremila iscritti i risultati della prima riunione del neo gruppo incaricato di occuparsi della comunicazione che ha visto protagonisti  Susanna Giovannini, Giorgia Passelli, Giuseppe Capriglione, Raffaele Di Giacomo, Antonio Romaniello e  Alessandro Colalongo , annunciando  con orgoglio che Continua a leggere

L’Europa vuole camion e pullman più grandi e pesanti. Ma strade e ponti italiani li reggeranno?

L’Europa è pronta a far viaggiare su strade e autostrade del vecchio continente camion e autobus più lunghi con l’obiettivo di ridurre così  il numero di viaggi e, di conseguenza, l’inquinamento, favorendo la transizione climatica.  Una strategia (che nella proposta avanzata dai componenti della commissione trasporti del Parlamento Ue prevederebbe di aumentare di quattro tonnellate il peso dei mezzi aumentando  la lunghezza massima per  avere maggior spazio non solo per il carico ma anche per ospitare batterie o celle a idrogeno) che sulla carta può apparire valida ma che se “raffrontata” con la realtà di ogni giorno, fra ponti e cavalcavia che già vengono messi a rischio da  mezzi meno pesanti e migliaia  percorsi dove manovrare è giù un problema con meno ”metri” da far passare (senza dimenticare le rotatorie spuntate come funghi….) ha già suscitato più d’una critica. Continua a leggere

Acciacchi e dolori “da moto”: un pilota-osteopata indica la strada per prevenirli e curarli

Muscoli del collo, colonna cervicale, clavicola e scapola, colonna dorsale, muscolatura di braccia e avambracci, estensori e flessori dita, muscolatura delle spalle, colonna lombare, addominali,  muscolatura degli arti inferiori: se il mondo delle due ruote dovesse indicare le parti del corpo più sollecitate e più soggette ad acciacchi, probabilmente indicherebbe, in ordine sparso, molte fra queste. A indicarle tutte mettendole per di più nell’esatto ordine di classifica, come se si trattasse di una gara, è invece un solo motociclista, ma che di muscoli e ossa più a rischio in sella alle due ruote se ne intende come pochi altri: per il semplice fatto che oltre a essere un motociclista Continua a leggere

IKaros, la nuova strada per prendere il volo nel mondo dei trasporti e della logistica

Icaro è il nome del giovane che, secondo la leggenda, non riuscendo a trovare la strada per fuggire dal labirinto in cui era stato rinchiuso sull’isola di Creta si fece costruire dal padre delle ali, finendo però miseramente. Ikaros è invece il nome della Fondazione che si è ripromessa di far trovare a moltissimi giovani la strada per entrare nel mondo del lavoro senza perdersi nel labirinto della disoccupazione. Impresa non semplice, come conferma anche il rapporto annuale Istat , citato dagli stessi responsabili di Ikaros, in cui si legge che “il 2023 ha registrato sempre più difficoltà di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro” con spesso una mancanza di “giusti canali di collegamento tra scuole e aziende”. Continua a leggere

“Valli Bergamasche” da leggenda. E la corsa dei piloti a iscriversi da tutto il mondo lo conferma

Il via della gara è fissato per la prima settimana di giugno, ma alla partenza sono schierati già oltre 100 motociclisti. A far registrare l’incredibile corsa alle iscrizioni non poteva che essere una gara incredibile, entrata addirittura nella leggenda del motocross mondiale: la Valli Bergamasche Revival, appuntamento ideato per far rivivere agli appassionati di moto d’epoca da Regolarità il fascino di una gara che ha fatto la storia, e che per l’edizione 2024 ha già visto tagliare il traguardo dei primi 100 iscritti. Cento piloti proventi da tutta Italia ma anche dall’Europa e perfino da altri continenti che da inizio febbraio, non appena venuti a conoscenza dell’apertura on line delle iscrizioni sul portale di Sigma Federmoto hanno prenotato uno dei 300 posti disponibili per non correre il rischio di restare esclusi. Un “pericolo” da evitare a qualsiasi costo (al punto da prenotare con oltre tre mesi d’anticipo, Continua a leggere

Riparte la corsa agli incentivi per sostituire i vecchi camion. In “palio” 25 milioni di euro

Riparte la corsa agli incentivi per il mondo dell’autotrasporto con la possibilità, già “operativa”, di scaricare dal sito Ram (clicca qui) il modello della presentazione della domanda per ottenere una parte dei 25 milioni di euro messi a disposizione per il rinnovo del parco veicolare con il decreto ministeriale dello scorso 1 dicembre. Le domande potranno essere presentate il 4 marzo, giorno scelto per il click day, mentre sulla Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati   termini e delle modalità operative per la richiesta. In caso di dubbi le imprese di autotrasporto avranno a disposizione anche una email alla mailbox dell’help desk (incentivoinvestimenti@ramspa.it) alla quale scrivere. Continua a leggere

La farsa dei sensori sui camion per vedere gli angoli ciechi: ora sono di nuovo obbligatori

A Milano tir e bus avranno l’obbligo di montare i sensori per consentire ai conducenti di vedere l’angolo cieco. Anzi no. Anzi si. Non è uno scherzo: è questo realmente sta avvenendo in merito alla decisione di rendere obbligatoria questa tecnologia sui mezzi pesanti, adottata dall’ottobre scorso dal Comune di Milano. Una decisione spazzata via un mese più tardi da una sentenza dei giudici del tribunale amministrativo regionale della Lombardia, che avevano tolto ogni validità gli atti predisposti dagli inquilini di Palazzo Marino dopo una serie di incidenti mortali in città, con vittime soprattutto i ciclisti, e ora invece destinata a “ripartire” dopo che il Consiglio di Stato ha a sua a volta annullato la sentenza del Tar della Lombardia. Facendo tornare così  in vigore a Milano l’obbligo dei sensori di angolo cieco per tir e bus. L’ennesima conferma che in Italia le leggi non vengono applicate ma vengono interpretate. E ognuno dà interpretazioni diverse. Roba da ridere se non venisse da piangere al pensiero che queste decisioni “ricadono” su migliaia e migliaia di lavoratori del settore, autorizzati a pensare, a questo punto, di non vivere in un Paese esattamente “normale” dove la parola d’ordine sembra diventata “contrordine generale”