Centro unico per i controlli doganali nei porti, alla Spezia è diventato finalmente realtà

Creare dei centri unici dei servizi per l’attività di controllo doganale: una strada da seguire più volte indicata in passato dagli addetti ai lavori per decongestionare le aree portuali. Ora c’è chi, finalmente, quella soluzione l’ha adottata (sperando che l’esempio venga seguito da altri): dopo una fase sperimentale, ha preso infatti il via nei giorni scorsi l’attività
del Cus (il centro unico servizi, appunto) di Santo Stefano Magra, in provincia della Spezia, il primo del suo genere in Italia. Un progetto che trasforma in realtà l’accordo siglato nel novembre 2013 tra diversi operatori pubblici e privati presenti nel porto, consentendo di concentrare i controlli sui container in partenza e arrivo tramite l’uso del retroporto dove gli agenti doganali potranno compiere tutte le verifiche dei container, sia fisiche sia con l’uso di scanner. Un nuovo centro operativo, ospitato in un edificio dedicato dotato di aree di verifica coperte e scoperte, di una piattaforma con uno scanner HCVG 6033 e di celle frigorifere per i controlli del ministero della Salute, collegato alle banchine del porto tramite un corridoio ispettivo stradale dove i veicoli industriali che trasportano i container sono tracciati tramite un sistema installato da Uirnet. “La realizzazione del nuovo centro consente di affiancare all’infrastruttura immateriale dello Sportello unico doganale e dei controlli una moderna e funzionale infrastruttura materiale, dove i funzionari dell’Ufficio doganale, unitamente ai militari della Guardia di Finanza, ai veterinari e medici del ministero della salute, al fitopatologo, ai funzionari Ice, possono contestualmente svolgere le rispettive attività di competenza”, hanno spiegato in una nota i responsabili dell’agenzia delle Dogane.

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