Uggé: “Nuovo allarme cavalcavia, ma sui maxi tir che rischiano di minare le strutture tutti zitti”

Conftrasporto torna a puntare l’indice accusatore contro chi non interviene a modificare la norma sui mezzi eccezionali con un peso di 108 tonnellate che transitano sulle nostre strade. Lo ha a poche ore dalla notizia che alcune lastre del fondo stradale di un sovrappasso sulla ‘E45 che attraversa Cesena si sono staccate, senza conseguenze probabilmente solo perché in quel momento il tratto di strada era deserto. “È un problema che va affrontato al più presto, la questione della fragilità dei cavalcavia va senz’altro risolta, come diciamo da tempo, tenendo in considerazione anche gli investimenti che le imprese di autotrasporto sono state costrette a sostenere a causa di una norma introdotta, forse, per avvantaggiare qualcuno. Gli investimenti stanziati per irrobustire le opere, e le conseguenti azioni di messa in sicurezza, saranno utili solo se prima si modificheranno le norme sui veicoli con un peso così consistente”, ha affermato l vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè, che esattamente 24 ore prima, a Brescia, partecipando all’assemblea generale di Fai Brescia, aveva lanciato lo stesso appello. “Aggiustare i cavalcavia e poi consentire che sopra ci passino maxi tir da 108 tonnellate è un controsenso” aveva affermato “perché con quei sovraccarichi il rischio è che le strutture si danneggino di nuovo”.

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