Viadotto crollato: per Autostrade per l’Italia multe per 150 milioni e concessioni cancellate?

“Autostrade per l’Italia deve pagare tutto, ci saranno multe per 150 milioni di euro e verranno revocati i contratti per le concessioni”. È durissimo l’attacco sferrato dal Governo, per voce del ministro ai Trasporti Danilo Toninelli e del vicepremier Luigi Di Maio, ai vertici della Società per azioni (del gruppo Atlantia, che detiene il 100 per cento del capitale e vede come principale azionista la famiglia Benetton) responsabile del viadotto di Genova crollato provocando 39 vittime. “Autostrade per l’Italia è stata coperta politicamente da governi precedenti, ma noi non faremo da palo a chi non fa la manutenzione dei ponti”, hanno denunciato i due esponenti del Movimento 5 Stelle sottolineando anche come “Autostrade abbia la sede finanziaria in Lussemburgo, quindi non paghi neppure le tasse”.E contro Autostrade per l’Italia si è schierato anche Matteo Salvini affermando che “la revoca delle concessioni è il minimo che ci si possa aspettare”. Immediata la replica dei vertici della società Autostrade per l’Italia che hanno evidenziato come il viadotto Polcevera crollato “fosse monitorato dalle strutture tecniche della direzione di tronco di Genova con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche” e come “nelle attività di monitoraggio le strutture tecniche preposte si siano avvalse, per valutare lo stato di manutenzione del viadotto e l’efficacia dei sistemi di controllo adottati, di società e istituti leader al mondo in testing e ispezioni sulla base delle migliori best practices internazionali”. Il tutto ottenendo “esiti del monitoraggio, svolto da autorevoli soggetti esterni, che hanno sempre fornito alle strutture tecniche della società adeguate rassicurazioni sullo stato dell’infrastruttura”. I responsabili di Autostrade per l’Italia hanno anche aggiunto che “negli ultimi cinque anni, dal 2012 al 2017, gli investimenti della società in sicurezza, manutenzione e potenziamento della rete sono stati superiori a 1 miliardo di euro l’anno”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *