Tir sicuri sulle strade? A fare la differenza è ancora l’uomo e servono autisti superpreparati

“Quando si parla di sicurezza sulle strade il fattore umano è sempre determinante. Un autista esperto e professionale, che gestisce il proprio veicolo in modo responsabile, rimane sempre la migliore forma di prevenzione degli incidenti”. Ne è convinto il presidente della Fai (federazione autotrasportatori italiani)  lombarda, Antonio Petrogalli, che incontrando, alla vigilia della sua nomina, il nuovo governatore del Pirellone, Attilio Fontana, ha voluto sottolineare l’importanza di formare una nuova generazione di professionisti del volante a cui affidare i giganti della strada. “I risultati ottenuti dalla prima edizione del progetto “giovani conducenti” per 2200 autisti e dell’alternanza scuola-lavoro per le altre figure professionali sono stati estremamente positivi e abbiamo voluto ribadire al neo governatore  l’importanza di continuare su questa strada”, ha affermato Antonio Petrogalli. “L’autotrasporto ha urgente necessità di reclutare nuovi autisti che vadano a sostituire la “vecchia guardia”, e ha necessità che questa nuova generazione di conducenti sia adeguatamente preparata e determinante per garantire la maggior sicurezza possibile su strade e autostrade.  Una preparazione adeguata che a Brescia, ha voluto evidenziare Antonio Petrogalli, ” viene garantita da un percorso formativo di due anni presso la nostra Scuola del trasporto di via della Volta ma anche  attraverso l’offerta  continua di  corsi sulle nuove procedure,  come quelli recentissimi per esempio gli ultimi sono sulla corretta gestione del carico.  Stiamo parlando di un lavoro che comporta un alto stress fisico e mentale: se equilibrio e sicurezza sono elementi indispensabili per qualsiasi guidatore, figuriamoci per chi deve governare un mezzo pesante”, ha concluso il presidente lombardo della Fai. “Nel nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore trasporti e logistica sono state introdotte misure per favorire l’assunzione a tempo indeterminato di neopatentati, neo assunti e nella Legge di Bilancio 2018 sono previsti incentivi all’occupazione giovanile. Gli strumenti ci sono: attendiamo fiduciosi l’operato della Regione”.

5 risposte a “Tir sicuri sulle strade? A fare la differenza è ancora l’uomo e servono autisti superpreparati

  1. Serve far rispettare i tempi di riposo alla guida e far chiudere le aziende che costringono gli autisti a non rispettarli. Serve avere veicoli in piena efficienza (soprattutto penso ai rimorchi). E serve che le strade siano messe meglio, e questo per tutti.

    • Servirebbe anche sapere i nomi dei “delinquenti”. E’ notizia di ieri che in quel di Piacenza alcune aziende costringevano gli autisti a periodi di guida anche fino a 17 ore. L’indagine ha confermato il mantenimento di velocità di marcia considerevolmente superiori a quello consentito, con valori di 90/110 km/h e, in alcuni casi, con picchi di anche superiori. Perché non possiamo sapere chi sono e soprattutto se vi è corresponsabilità del committente?

  2. Signor Petrogalli, in tutta sincerità lei oggi rifarebbe l’autotrasportatore?E sarebbe contento se i suoi nipoti (è in etàda nonno?????) scegliessero di guidare dei camion?

  3. Questo che stanno facendo è sicuramente una cosa positiva,ma fatta solo ed esclusivamente perché non vi sono più ragazzi disposti a pagare svariate migliaia di euro per conseguire le patenti superiori per poi fare un lavoro dove sei schiavo delle aziende di trasporto e dei committenti che fanno i loro comodi fregandosene delle leggi e del riposo dell autista. Inoltre è un mestiere mal pagato per tutto quello che si fa, dall’obbligo di alcune aziende a scaricare o caricare fisicamente il mezzo magari anche nei tempi di riposo. Quando ho iniziato nel 96 il nostro stipendio equivaleva a tre stipendi di un operaio, oggi se fai i conti non prendi neanche quello di un operaio levando le spese e devi essere bravo adattandoti a cucinare per strada, poi si domandano perché non ci sono più ragazzi disposti a fare questo lavoro? E non tralasciamo le ore di lavoro che si svolgono facendo 15 ore al giorno, partenze domenicali dove per essere riposato per viaggiare la notte devi andare a riposare la domenica pomeriggio e sacrificare la tua vita e quella della tua famiglia, rientri di sabato, di festivi e tutto ciò a gratis ormai. Poi non parliamo di tredicesime e quattordicesime ormai integrate nello stipendio base quasi da tutte le ditte, versamenti contributivi a modo loro per non parlare di ferie e altro. Dovrebbero dare veramente una ripulita al settore, ma fa comodo avere trasporti a basso costo a tutti e guardando e prendendo in analisi la formula semplice che si trova anche su tuttotrasporti ci si rende conto che i mezzi stanno viaggiando a circa 50 centesimi al km in meno a quello che dovrebbero prendere perciò non si sistemerà mai niente. Poi non vi sono infrastrutture adeguate per espletare le pause e mi fermo perché ce ne sarebbe da parlare fino a non so quando!

  4. Se ogni cittadino in viaggio su strade e autostrade riflettesse solo pochi secondi sull’importanza che al volante dei Tir ci siano dei professionisti e non dei “disperati” dell’Est “improvvisatisi” autisti e spessissimo costretti a viaggiare mezzo addormentati per le troppe ore di guida, malnutriti perchè malpagati, beh se pensasse alle stragi che possono provocare questi conducenti sottoscriverebbe una petizione per ridare dignità a questo mestiere!

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