Duemilatrecento trasportatori pronti a scendere in strada contro lo “scandalo Valtrompia”

“Pensare che vent’anni fa lo Stato ha espropriato dei terreni ai privati per realizzare una nuova autostrada e ritrovarsi qui oggi senza aver mai visto aprire quel cantiere è una vicenda che si commenta da sola. Non saprei neppure che aggettivi usare per definirla.Di certo nessuno positivo…”. L’autostrada alla quale fa riferimento Stefano Peli, vicepresidente della Fai, la federazione autotrasportatori italiani, di Brescia, è quella della Valtrompia, e l’occasione per ritornare a parlare di questo “autentico scandalo tutto italiano” sarà l’assemblea generale dell’autotrasporto in programma domenica 22 ottobre nella sala conferenze UBI Banca “Corrado Faissola” di Brescia, in piazza monsignor Almici, 1. Un appuntamento al quale i vertici dell’associazione hanno invitato a partecipare tutti gli oltre 2300 associati per far sentire “con tutta la forza possibile” la propria rabbia per i tanti problemi irrisolti con i quali la categoria deve fare i conti. Fra cui, appunto, quello della mancata realizzazione di una nuova infrastruttura in Valtrompia, area da sempre ad altissima vocazione industriale che, sottolinea Stefano Peli, “ha un disperato bisogno di far scorrere la viabilità e, con essa, il lavoro”. Un bisogno che la Fai sottolinea da anni, denunciando come la mancata realizzazione abbia fatto e continui a far chiudere imprese e perdere posti di lavoro. Ma anche come a trarre beneficio del nuovo collegamento “non sarebbe solo il mondo imprenditoriale, ma più in generale l’intera valle, a cominciare dal turismo. Oltre alla sicurezza, messa oggi in pericolo da strade del tutto inadeguate; oltre all’ambiente, minacciato da un inquinamento che è frutto proprio della mancanza di infrastrutture… Perchè”, conclude Stefano Peli, “strade insufficienti significano code, motori che restano accesi per ore quando, con il traffico scorrevole potrebbero bruciare carburante solo poche decine di minuti sufficienti, senza traffico, a compiere il percorso. Perchè sono gli incolonnamenti a far aumentare l’inquinamento, non certo la costruzione di una nuova strada”. In questo caso l’autostrada della Valtrompia che alla vigilia di Natale 2013 un articolo apparso su un quotidiano nazionale dava come ormai cosa fatta, affermando che “la cosiddetta autostrada della Valtrompia può finalmente passare dalla carta alla realtà” e che “un regalo sotto l’albero di questo tenore gli imprenditori della Valtrompia lo attendeva da almeno 50 anni”. Da allora di anni ne sono passati altri quattro e del cantiere neppure l’ombra…

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