Da Est a Ovest, i sindacati d’Europa dicono basta al dumping sociale dei camionisti

Un’azione comune contro il dumping sociale. È quella che vogliono mettere in campo i sindacati dei lavoratori del settore trasporto merci di diversi Paesi europei. La notizia, riportata sul sito conftrasporto.it, arriva dal sindacato olandese FNV che “insieme alla sigla BTB (Belgio), Solidarnosc (Polonia) e SLT (Romania), si sono riuniti nella capitale dell’Ue proprio nel giorno in cui il Parlamento Europeo ha discusso delle tariffe minime salariali collettive o legali e della legge tedesca sul salario minimo, che ha un forte impatto anche nell’autotrasporto, perché interessa pure i camion stranieri che operano in territorio tedesco”.


I sindacati in questione sono a favore della norma tedesca, perché – come spiega conftrasporto.it – “ritengono che sia un freno al dumping sociale degli autisti”. Le sigle chiedono “norme omogenee in tutto il territorio comunitario, il rafforzamento del contrasto all’illegalità e la corresponsabilità dei committenti nella violazione delle regole. È da sottolineare la convergenza di posizioni tra rappresentanti di Paesi dell’ovest e Paesi dell’est”. Durante l’incontro una sindacalista rumena ha raccontato la vicenda di un attivista di Slt, trovato morto due settimane fa davanti al suo camion. L’autista lavorava per un’impresa di autotrasporto slovacca e stava viaggiando nei Paesi Bassi, in Belgio e in Francia, senza rientrare a casa dal giugno 2014. “Praticamente”, si legge sempre su conftrasporto.it, “ha vissuto nove mesi in cabina”.

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