Il mondo si chiede come fermare lo smog, intanto senza additivi si fermano i tir meno inquinanti

Da una parte chi guida i vari Paesi nel mondo, seduto a un tavolo per stabilire come frenare un pericolo sempre più letale come l’inquinamento; dall’altra chi guida i camion più “puliti (gli Euro 5 ed Euro 6) e che rischia di doverli tenere fermi sui piazzali perché non c’è più l’Adblue, l’additivo che abbattete le emissioni di ossidi di azoto per i motori diesel ultima generazione. E’ un paradosso assurdo quello che sta avvenendo, denunciato dalle associazioni degli autotrasportatori in una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini in cui si chiedono m misure immediate per impedire che mentre il pianeta si ammala sempre più soffocato dai gas di scarico la mancanza di un additivo (causata dall’’aumento del costo dell’energia, in particolare del metano, indispensabile per la produzione dell’ammoniaca, che ne ha reso sconveniente la produzione) costringa proprio i mezzi più virtuosi dal punto di vista ambientale a restare fermi nei piazzali.  Una nuova  emergenza per il mondo dell’autotrasporto che rischia “di costringere  i mezzi più virtuosi dal punto di vista ambientale a restare fermi nei piazzali,  non potendo rispettare più i limiti imposti dalle norme in termini di inquinamento, con evidenti ripercussioni sul sistema dei trasporti e su quello economico nel suo complesso”, come denunciano i responsabili di Conftrasporto nella  lettera indirizzata  al ministro.Una lettera nella quale si denuncia fin dalle primissime righe come “Il problema e sia grave, e come ci vogliono soluzioni immediate” dopo che nelle ultime settimane ci sia stata a”una precipitosa e incontrollata corsa all’accaparramento del prodotto con ovvie ripercussioni sul prezzo, quasi raddoppiato, e soprattutto a una riduzione delle scorte”. 

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