Alt all’Art? Sulla “tassa occulta” imposta ai trasportatori sta per scoccare l’ora della verità

Alt all’Art?  Nel 2021 gli autotrasportatori non dovranno davvero versare i contributi all’autorità di regolazione dei  trasporti? Per saperlo occorrerà attendere giovedì 6 maggio, quando il Parlamento sarà chiamato a votare  l’emendamento al Decreto legge sostegni presentato dalla senatrice Simona Pergreffi, esponente  della Lega e prima firmataria della proposta di sospendere il versamento  “’in considerazione dei gravi effetti derivanti dall’emergenza epidemiologica”. Una cancellazione di quella che il mondo dell’autotrasporto considera da sempre una “tassa occulta” e soprattutto “non dovuta”, chiesto dalla senatrice bergamasca e dagli altri firmatari del documento, “al fine di sostenere il settore del trasporto”, non  applicando “per l’anno 2021 l’obbligo di contribuzione nei confronti dell’autorità di regolazione dei  trasporti alle imprese di autotrasporto merci in conto terzi, iscritte all’albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto terzi”. L’emendamento  ha già superato il primo scoglio con l’approvazione dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato (i cui rappresentanti sono stati ringraziati da Fai-Conftrasporto che nell’  “auspicare che ora arrivi l’approvazione da parte dell’aula del Senato”, si è impegnata a “rendere  pubbliche le dichiarazioni di tutti i senatori e deputati che si sono espressi sul tema”) ma la storia (cliccate qui per leggerla) di questa vicenda, vera e propria “telenovela” ricca di colpi di scena che in passato hanno già visto cancellare decisioni che sembravano essere ormai pronte per essere adottate) impone di non cantare vittoria prima del previsto.

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