A un camionista che mette in pericolo la vita degli altri va consentito di continuare a guidare?

Quanto può essere alto il rischio che un conducente che guida (per di più un Tir) praticamente un giorno e una notte di fila quasi senza riposarsi possa avere un colpo di sonno e provocare un incidente o, addirittura, una strage? E può bastare una multa di duemila euro con la sospensione della patente per un paio di settimane o per pochi mesi per togliere dalle strade una simile potenziale “bomba a orologeria viaggiante”? E, ancora, quanti camionisti circolano sulle nostre strade senza rispettare le più basilari norme di sicurezza (come riposarsi dopo aver guidato per centinaia di chilometri….). Sono diverse le domande che viene spontaneo porsi leggendo la notizia che ha per protagonista un conducente che avrebbe circolato per quattro giorni senza mai inserire nel cronotachigrafo digitale la personale carta tachigrafica (per non lasciare traccia delle ore di guida e riposo obbligatorio effettuate) rimanendo al volante, in uno di quei quattro giorni, per 21 ore. Continua a leggere