Contrabbandieri di gasolio: non solo “derubano” tutti noi ma ci mettono in pericolo di vita

Da una parte le persone perbene, che lavorano dalla mattina alla sera, spesso anche il sabato o la domenica, per mantenere se stessi e la famiglia, certo, ma anche lo Stato pagando le tasse; dall’altra ladri, truffatori che, spessissimo, evadono il fisco, derubando così, da disonesti, i cittadini onesti. Due  ”IItalie” di cui una, la prima, sopporta sempre più a fatica d’essere “derubata” due volte: dai farabutti ma  anche da uno  Stato incapace di realizzare il primo obiettivo a cui dovrebbe puntare: far pagare le tasse a tutti, moltiplicando i controlli, inasprendo le pene e soprattutto facendole applicare, fino a far passare a chiunque la voglia di derubare, evadere. Una rabbia, quella degli “onesti” destinata a montare sempre più (con il rischio che prima o poi anche qualche persona perbene perda il controllo?) ogni volta che “spunta”una nuova notizia di truffe, evasioni, che, sempre più spesso, riguardano il contrabbando di carburanti. Come conferma la notizia arrivata da Udine dove negli ultimi mesi i finanzieri del Comando Provinciale di Udine impegnati nel contrasto al contrabbando di prodotti petroliferi destinati all’autotrazione hanno sequestrato 14 autocisterne per un totale di 440.0mila litri di prodotto petrolifero, in prevalenza gasolio, irregolarmente introdotto nel territorio nazionale. Che, tradotto in danno per l’Erario, vale 380 mila euro. Cinque le persone arrestate e 28 quelle denunciate a piede libero per il reato di sottrazione al pagamento delle accise, nell’ambito delle indagini che hanno permesso di scoprire che i trasporti irregolari non venivano realizzati solo con l’impiego di autocisterne, di solito con una capacità superiore a 30 mila litri, ma anche con autoarticolati telonati, stipati con diverse cisterne Ibc, meglio note come bulk, della capacità di mille litri ciascuna. Un “trucco” ideato dai contrabbandieri per dissimulare la reale natura del carico (tenendo in cabina anche documenti falsi indicanti prodotti di natura diversa da quella reale, quali vernici o solventi, così da non risultare formalmente soggetti ad accisa, ma anche adulterando il gasolio con addittivi che ne modificano la composizione chimica, facendolo in apparenza ricadere in una classe merceologica diversa da quella sottoposta ad accisa, sempre per sfuggire alle imposte dovute per i prodotti destinati all’autotrazione) destinato non solo a colpire le “persone oneste” nel portafogli, ma anche sotto l’aspetto della sicurezza, come sottolineato dagli stessi investigatori. Pronti a denunciare come “i transiti illeciti arrecano anche un potenziale pregiudizio alla sicurezza della circolazione stradale, poiché gli autoarticolati impiegati nel contrabbando di gasolio spesso non espongono al loro esterno le tabelle ”Kemler” che identificano l’effettiva natura della merce trasportata così impedendo, in caso di incidente, agli operatori di polizia di rilevare rapidamente il pericolo di incendio o di esplosione connesso al prodotto petrolifero”. Contrabbando di gasolio che, non adeguatamente contrastato e combattuto dallo Stato, deruba la ente perbene e mette in pericolo la sua vita: due motivi sufficienti perché uno Stato che voglia essere considerato credibile e non solo un’inutile macchia burocratica finalmente intervenga, magari licenziando migliaia di burocrati inutili nei ministeri, negli uffici statali, per pagare poliziotti, carabinieri, agenti della guardia di finanza che moltiplichino i controlli?

2 risposte a “Contrabbandieri di gasolio: non solo “derubano” tutti noi ma ci mettono in pericolo di vita

  1. Avete dimenticato di aggiungere, sempre per dimostrare che “esistono due Italie” che gran parte delle merci contrabbandate, provenienti da società e imprese dell’Est Europa, hanno destinazione “aree industriali e magazzini del Centro-Sud della penisola”. Del centro Sud: Forse se lo Stato cominciasse a intensificare da quelle aree i controlli pagheremmo davvero tutti meno. Un imprenditore lombardo stanco di fare l’onesto per mantenere i ladri e anche di Stato…..

  2. Da non molto tempo il ns. Governo ha introdotto l’Edas il documento accompagnatorio che regola le merci trasportate in regime di accise, fra i quali c’e’ il gasolio e la benzina. Questo documento viene emesso direttamente dall’Ufficio competente delle Dogane, è nato per combattere il contrabbando dei prodotti petroliferi, ma fino ad oggi è servito solo a far perdere tempo ai trasportatori ed ai commercianti onesti che trasportano e vendono questi prodotti. Questo perchè ogni tanto il sistema si inceppa e per ore non permette l’emissione del documento fiscale. Nonostante tutto il sistema di contrabbando di gasolio e benzina non è per nulla diminuito,anzi sembra sempre più fiorente. Mi viene un piccolo dubbio, non è che a capo di questi traffici illetici così difficili da smantellare, ci sia a capo qualche compagnia petrolifera nota, qualche politico e se vogliamo mettiamoci anche un pò di mafia? Rimango dubbioso nel frattempo io onesto trasportatore continuo a perdere tempo e denaro rimanendo fermo fuori dalle raffinerie.

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