Il trasporto merci è ripartito, ma in modo diverso. E cambierà sempre più così

Le merci sono tornate a viaggiare in tutta la Lombardia e nel Nord Italia ai ritmi di prima della pandemia e le prospettive per il 2021 sono positive, con  volumi che  appaiono destinati a tornare ad aumentare in diversi settori, a cominciare dall’edilizia con molte imprese che si preparano ad avviare cantieri grazie al superbonus al 110 per cento. Una ripartenza, dopo mesi di frenate bruschissime, che vede però molte differenze rispetto all’era pre Covid. Differenze evidenziate da un servizio mandato in onda dal teleionale di Rai 3, con ospite il presidente della Fai Conftrasporto di Milano Claudio Fraconti (cliccate qui per rivederlo) da cui emerge chiaramente un cambiamento radicale non “nei volumi di merci, ma nei soggetti, con  meno negozi di prossimità e più portali di e-commerce”. Una minianalisi della “ripartenza” nel trasporto delle merci e nella logistica che ha messo in lune però anche un altro cambiamento, diretta conseguenza proprio dello spostamento dello shopping dal negozio “fisico” a quello virtuale, con le consegne a domicilio di quanto visto, scelto, ordinato e pagato con pochi click in rete: l’aumento dei furgoni che provvedono a  distribuire quanto acquistato in Internet, con un maggior  utilizzo di  conducenti particolarmente  giovani, e una diminuzione invece degli  autisti di mezzi pesanti. Una situazione preoccupante, in prospettiva, come a denunciato Conftrasporto, “perché senza competenze specifiche le grandi piattaforme logistiche non possono funzionare”.

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