Una piccola Copenaghen in provincia di Bergamo? Ecco come scoprirla (ma solo in bici)

C’è una “piccola Copenaghen” in provincia di Bergamo: una città (o un paese) capace di seguire la strada (pardon, la pista ciclabile…) che la città danese ha tracciato per il popolo delle due ruote a pedali e che l’ha fatta diventare famosa nel mondo come il paradiso dei ciclisti per la straordinaria rete di collegamenti riservati a chi ama muoversi in sella in tutta sicurezza. C’è, o meglio, ci sarà una “piccola Copenaghen”: a partire dal 24 dicembre, vigilia di Natale, data in cui per la prima volta l’Aribi (associazione che da 40 anni promuove l’utilizzo del veicolo più naturale, oltre che salutare, che che ci sia) assegnerà appunto il titolo di “Piccola Copenaghen” per l’anno 2021 all’amministrazione comunale “che maggiormente avrà favorito l’utilizzo della bicicletta per spostarsi”, come spiega Claudia Ratti, da 10 anni alla guida dell’associazione fondata dall’avvocato Angelo Mainetti e che ha avuto come presidente onorario un campionissimo delle due ruote, Felice Gimondi. Un’iniziativa con la quale Aribi ha invitato i sindaci a rispondere (entro il 13 dicembre, giorno di santa Lucia) a un questionario, analizzando il quale i responsabili dell’associazione, “tenuto conto di quanto realizzato in favore dei ciclisti e facendo una proporzione con la densità di popolazione” assegneranno quello che rappresenta un po’ un “Ambrogino d’oro”, riservato ai sindaci più attenti alla mobilità più sostenibile. Quella stessa mobilità “green” che in Danimarca ha visto diventare normalissimo veder signori e signore in completi eleganti e da ufficio, che pedalano per raggiungere il posto di lavoro, percorrendo in lungo e in largo le piste ciclabili che serpeggiano in tutta la capitale e che hanno permesso a Copenaghen di essere eletta, per due anni di seguito, la migliore città per ciclisti dagli esperti americani di Treehugger, migliorando non solo la qualità di vita dei residenti ma creando una nuova attrattività per un segmento turistico in forte espansione: quello dei vacanzieri che vogliono godersi le bellezze di una città girandola in assoluto relax, in bici. “Una nuova iniziativa”, sottolinea  Claudia Ratti, che ci auguriamo possa possa essere uno stimolo per tutte le amministrazioni comunali a fare sempre meglio, sempre di più, magari anche con l’obiettivo di aggiudicarsi le prossime edizioni del premio”. Ma chi c’è attualmente  in testa a questa corsa al primo titolo (che verrà assegnato in occasione della tradizionale pedalata di Natale, giunta alla sua decima edizione)?) “Posso solo anticipare che c’è un Comune “in fuga” e che si è aggiudicato già un certo margine di vantaggio sugli inseguitori”, ma non posso svelare altro”, conclude Barbara Ratti. “E comunque il verdetto potrebbe sempre cambiare, anche alla luce del fatto che le risposte ai questionari stanno arrivando sempre più numerose. A dimostrazione di una grande attenzione al tema della mobilità sostenibile del futuro dimostrata da sempre più primi cittadini e assessori ai quali va il grazie di Aribi per la passione con cui ci hanno ascoltato. Sindaci e assessori che  magari in bici non ci vanno proprio, ma che sanno riconoscere la grandissima importanza  della bicicletta e che sanno creare quelle sinergie all’interno del proprio territorio indispensabili a favorire lo sviluppo della ciclabilità”.

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