Caso autostrade: “I fatti dimostrano che la soluzione annunciata dal Governo non c’era”

“Una grave ingenuità da parte del Governo”. Così Sestino Giacomoni, presidente della Commissione di vigilanza su Cassa depositi e prestiti, ha definito la decisione dell’Esecutivo di annunciare mesi fa di avere una soluzione per Autostrade “quando i fatti dimostrano che questa soluzione non c’era”. “L’avvio del processo di dismissione, a condizioni di mercato, della partecipazione in Aspi testimonia la ferma volontà di Atlantia di chiudere positivamente l’accordo transattivo con il Governo”, ha aggiunto Sestino Giacomoni, “ma il Governo avendo condizionato tale accordo alla vendita della stessa Aspi a Cdp, che nella mente di qualcuno voleva dire statalizzare autostrade, ha fatto solo una inutile e fastidiosa forzatura. Portare avanti questa trattativa a carte scoperte minacciando revoche e statalizzazioni impossibili, ha avvantaggiato Atlantia e ha condotto a uno stallo dei negoziati. Come Commissione parlamentare di vigilanza sarà nostro preciso dovere capire da cosa derivi questo stallo anche se, da ciò che è possibile apprendere in base alle notizie disponibili, si evince che le responsabilità di questa situazione non siano imputabili a Cdp, che dovendo valutare l’operazione come operatore di mercato , certo non può assumersi i rischi della mancata manleva, visto che deve investire i risparmi postali e tutelarne la redditività. È chiaro, invece, che le colpe ricadano tutte sulla maggioranza che sostiene questo Governo”. Il presidente della Commissione di vigilanza su Cassa depositi e prestiti ha rivolto infine un invito al ministero delle Infrastrutture perché “finalmente approvi tale accordo per dar modo a chi deciderà di investire nella società di riprendere il cammino, tornando a investire nelle tante opere infrastrutturali da tempo attese da molte regioni del Paese”.

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