Trasporti, i sussidi miliardari tolti a chi inquina l’ambiente saranno dati a chi lo tutela

“La riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi non serve a aumentare le tasse per fare cassa, ma per aiutare coloro che passano al green e quindi rimane alle categorie” . Ad affermarlo è il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, esponente del Movimento 5 Stelle, che affrontando, ai microfoni di Radio 24 nella trasmissione “24 Mattino”, la 
possibilità di ridurre aiuti economici come 
le accise più basse sul diesel rispetto alla benzina, ha difeso a spada tratta il provvedimento ricordando che “anche l’Unione petrolifera non ha alzato le barricate e ha detto ‘ci sta
bene’” avanzando anzi delle controproposte sulle quali stiamo lavorando assieme”. Il ministri grillino ha anche aggiunto che la cancellazione di questi sussidi “é già prevista dall’accordo di Parigi firmato a livello 
internazionale da 198 Paesi al mondo” con un impegno “assunto dall’Italia in tempi non sospetti” e che quanto sta avvenendo è in realtà una “trasformazione sussidi ambientalmente dannosi, lasciandoli in mano alle stesse categorie che godono di quelli dannosi, per trasformarli in green, il cosiddetto saldo zero”.
 Sergio Cista ha infine sottolineato l’ammontare di questi sussidi, che “valgono” oltre 19,7 miliardi di euro su base annua, una cifra impressionante che il Governo vuol trasformare in una montagna di euro green in favore alle stesse categorie, prima fra tutte quella degli autotrasportatori, “ per cui nessuno ci rimette nulla”. Infine sulle possibili obiezioni del ministero dell’Economia e il bisogno di far cassa con la riduzione di sussidi il ministro ha specificato che “la legge di Bilancio attuale, approvata per il 2020, prevede che il lavoro che stiamo facendo sia fatto insieme ai ministeri dell’Economia, dei Trasporti e dello Sviluppo economico, cioè quattro ministeri che concordano sulla linea data da me e quindi per il passaggio dai sussidi dannosi ai green”.

Una risposta a “Trasporti, i sussidi miliardari tolti a chi inquina l’ambiente saranno dati a chi lo tutela

  1. Vorrei ricordare al ministro Costa che non si stanno regalando sussidi con il rimborso dell’accise, ai trasportatori, ma che tale rimborso è dovuto per accordo europeo, per ridurre il gap delle accise tra i diversi Paesi europei, dove l’Italia ha il triste primato di una percentuale particolarmente più elevata rispetto alla media europea stessa. Il lavoro del trasporto ha la peculiarità – se il ministro non lo sa glielo ricordiamo – di essere “mobile” e non “stanziale” e ciò comporta una grande stortura di trattamento con i colleghi europei. Il fatto di avere un’accise più elevata fa scatenare una concorrenza sleale con gli altri nostri colleghi non perché lavoriamo meglio o peggio ma perché abbiamo tasse più elevate rispetto a loro… Se vi pare logico tutto ciò? E se vogliamo far passare l’aumento dell’accise come il tentativo di rendere più GREEN il trasporto su gomma … mi pare che sia un modo poco ortodosso di far passare lucciole per lanterne …Non lo pensate anche voi?

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