Più controlli sui tir stranieri: quelli fatti dicono che lo Stato è “colpevole” non facendoli

Più controlli sui camion stranieri. A chiederli, da anni ormai, sono gli autotrasportatori italiani “onesti”, chiedendo al Governo italiano di combattere così la concorrenza sleale, proveniente spesso dai Paesi dell’Est, con camion vecchi inquinanti e  insicuri, con conducenti che spessissimo falsificano i cronotachigrafi per non far risultare magari 15 o più ore di fila passate alla guida, senza riposarsi, trasformando quei tir in vere e proprie bombe a orologeria; che altrettanto spesso falsificano gli strumenti che controllano il reale utilizzo di additivo obbligatorio per motori diesel euro 4, 5, 6 per abbattere emissioni di ossidi di azoto da gas scarico. Inquinando l’aria dell’Italia e tagliando i costi di trasporto. risultando più competitivi rispetto a chi rispetta le regole. Gli autotrasportatori italiani onesti, appunto, che per colpa dell’incapacità dello Stato di garantire controlli veri sono doppiamente penalizzati. Più controlli indispensabili per impedire che, usando queste truffe (ma anche pagando gli autisti stranieri 4, 5 volte meno di quanto previsto dai contratti di lavoro italiani) la concorrenza sleale straniera possa “uccidere” ancora migliaia di imprese italiane. Come accaduto negli ultimi anni con la “complicità” dello Stato.Ma più controlli su camion stranieri forse potrebbero anche aiutare a contrastare altri problemi, altri reati. Come testimonia l’operazione dei finanzieri del comando provinciale di Genova che hanno sequestrato un carico di 76 chilogrammi di marijuana nascosti a bordo di un camion con targa slovena proveniente dalla Spagna arrestando il conducente, un cittadino sloveno di 45 anni. Una partita di droga, che venduta al dettaglio avrebbe fruttato un guadagno di quasi mezzo milione di euro, scovata grazie al fiuto dei cani antidroga durante un controllo avvenuto in un’area di servizio del Comune di Vezzi Portio, in provincia di Savona, lungo l’autostrada A-10, in direzione Levante. Nascoste in un vano di carico sono stati trovati cinque borsoni con68 buste di plastica contenenti marijuana. Dosi di droga che, grazie ai controlli, non finirebbero con il rovinare la vita a decine di migliaia di persone, spesso giovanissime. Spesso morte, come nel caso di due giovanissimi studenti solo poche settimane fa…

Una risposta a “Più controlli sui tir stranieri: quelli fatti dicono che lo Stato è “colpevole” non facendoli

  1. Dati polizia stradale 2015, il 95% dei controlli in strada avviene su mezzi italiani.
    Dati polizia stradale 2019, il 92% dei controlli in strada avviene su mezzi italiani.
    In Europa e’ l’opposto, in quanto o sono le aziende locali a farsi controllare o i controlli avvengono fissi in azienda, quindi si concentrano sugli esteri. Qua non hanno i mezzi per fare controlli seri, non hanno intenzione di risolvere seriamente il problema e soprattutto devono fare cassa. Semirimorchio italiano con cognome palesemente italiano, trattore slovacco e autista romeno con contratto slovacco. Ce ne sono migliaia, in strada e fermi nelle ads, anche se non potrebbero piu’ fare pause lunghe. Una società, che viveva sul cabotaggio ai limiti del legale, apri in Belgio e in Italia: in Belgio controlli seri, gli han trovato autisti a dormire in deposito, sei mesi e ha chiuso. In Italia ha proseguito tranquillamente. Purtroppo questo problema, denunciato anche da me anni fa, fa comodo a troppi nella filiera. Fai, segnalate Voi per primi che avete mezzi e conoscenze le aziende fuori regola. Anche a costo di rimetterci soci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *