Stesso mercato stesse regole per i trasporti. Uggé: “Ora l’Europa lo faccia capire anche all’Austria”

“ Stesso mercato, stesse regole: dev’essere questo il principio di riferimento per l’autotrasporto europeo. Il primo via libera, arrivato oggi, del Parlamento europeo, alle norme antidumping non può che essere visto positivamente, come primo passo verso un traguardo che Conftrasporto-Confcommercio si augura possa essere raggiunto il più rapidamente possibile. Anche perché da troppo tempo l’Italia subisce gli effetti di norme disomogenee che alterano il mercato, sfavorendo le nostre imprese, in particolare rispetto a quelle dei Paesi dell’Est”. Così il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggé ha commentato il “passo in avanti verso l’entrata in vigore della riforma del trasporto su gomma, che”, ha voluto evidenziare, “recepisce le osservazioni avanzate da Conftrasporto per superare parte di quei fenomeni di concorrenza sleale fra i Paesi dell’Ue definiti dumping sociale. La strada intrapresa dalle Autorità comunitarie europee è quella giusta”, ha concluso Paolo Uggè, “con le nuove norme che puntano a superare le diseguaglianze e a garantire, per esempio, adeguati periodi di riposo agli autotrasportatori, consentendo loro di passare più tempo a casa. Inoltre, i cronotachigrafi saranno impiegati anche per registrare gli attraversamenti alle frontiere così da rafforzare la lotta alle frodi. Rimane però ancora aperta la questione della libera circolazione delle merci ostacolata da alcuni Stati, in particolare dall’Austria. Sappiamo che il ministro dei Trasporti Paola De Micheli si sta adoperando per superare anche queste discrepanze, e la ringraziamo per essersi attivata in sede europea”.

Una risposta a “Stesso mercato stesse regole per i trasporti. Uggé: “Ora l’Europa lo faccia capire anche all’Austria”

  1. Egregio, il problema arriva da Est ma non autonomamente, ma ben orchestrato e organizzato dalle stesse imprese italiane: facciamo come in Belgio, dove la polizia e la Guardia di finanza si e’ presentata nella sede di alcune aziende, ha effettuato i controlli e fatto relativi verbali e sequestri. Dal divieto della pausa lunga in cabina quanti controlli e verbali sono stati fatti?! Quasi nessuno, e infatti nessuno rispetta la norma, e infatti zone industriali e ads sono tornate a essere impraticabili. Voi per primi, in nome della legalita’ e della giusta concorrenza segnalate dieci aziende italiane, con autisti e trattori est Europa, ma con semirimorchi italiani per eludere le regole sul cabotaggio. Se non le sapete Voi, secondo me e’ perche’ non le volete sapere. Ma se non le sapete Voi, ve le segnalo io. Poi voglio pero’ i controlli in strada e nelle loro sedi, contemporaneamente e a sorpresa, quanti sono in regola. E pubblicizziamo questi dati. Ma come dico spesso, purtroppo queste aziende fanno comodo a troppe persone.

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