Palenzona: “Facciamo ridecollare Alitalia, ma senza lasciare a terra le compagnie low cost”

Sì al rilancio di Alitalia, ma a una condizione ben precisa: che i piani di nazionalizzazione della compagnia tricolore non vengano attuati con misure protezionistiche che allontanino le compagnie low cost protagoniste in questi anni dell’incremento di traffico nel nostro Paese. Ad affermarlo, in un’intervista realizzata da Leonard Berberi sul Corriere della Sera, è Fabrizio Palenzona , presidente di Assaeroporti, l’associazione che riunisce gli aeroporti nazionali, invocando la massima attenzione” in un momento in cui la pandemia e il blocco agli spostamenti ha quasi azzerato i passeggeri nei terminal domestici e costretto le società di gestione a mettere in cassa integrazione 10 mila persone”, senza dimenticare, contestualmente, di evidenziare come di fronte a una simile caduta in picchiata, con un saldo di meno 45 milioni di passeggeri , il Governo non abbia stanziato “nemmeno un centesimo di euro” per supportare un settore “che ha perso il 98 per cento del traffico ed è stato obbligato a tenere aperti alcuni scali per garantire un minimo di servizio pubblico”, e per il quale sono previsti per quest’anno 1,6 miliardi di euro di ricavi e 120 milioni di passeggeri in meno”. Zero aiuti, mentre sono stati previsti tre miliardi di euro per il rilancio “a trazione statale” , come scrive il Corriere, “ di Alitalia , compagnia che, ha ricordato sempre Fabrizio Palenzona, “15 anni fa avrebbe dovuto decollare verso trionfi ma invece si è rimpicciolita e oggi trasporta il 13 per cento del totale nazionale, mentre nel frattempo i viaggiatori sono cresciuti notevolmente grazie alle low cost”. “Bisogna evitare misure selettive per avvantaggiare Alitalia perché disincentivano questi vettori e rischiano di farci tornare indietro, a un trasporto aereo d’élite”, ha concluso il presidente di Assaeroporti. Che al Governo ha presentato il conto “per non soccombere: 800 milioni di euro da versare in un fondo dedicato ai gestori per supportarli, non solo in questa fase critica, ma anche durante la ripresa del traffico che prevediamo possa avvenire nel secondo semestre del 2021”.

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