Si può dare di più senza essere eroi. Il nuovo brano dei camionisti “cantato” per i politici

“Si può dare di più” è il titolo di una celebre canzone italiana con la quale Gianni Morandi, Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri hanno vinto il  Festival di Sanremo nel 1987. Ma è anche considerata da molti la canzone italiana  per eccellenza dedicata alla solidarietà. Da oggi quel ritornello potrebbe diventare  un “inno” degli autotrasportatori italiani “cantato” al Governo per chiedere (magari con la variazione Si òuò avere di più?) che alla categoria venga concesso quanto da tempo sta chiedendo senza riuscire a ottenerlo. Una categoria che non ha avuto indecisioni (nonostante i timori di essere contagiati, di ammalarsi e morire come migliaia di altre persone fosse altissimo) nello schierarsi “in prima linea”,  insieme a medici e infermieri , per  dimostrare  con i fatti cosa sia la solidarietà,  continuando a effettuare le consegne di cibo e farmaci, comprese le preziosissime bombole d’ossigeno, nei momenti più drammatici dell’epidemia da Coronavirus. Una categoria ddi lavoratori che in molti hanno definito “eroi” e che, anche per questo, sembrano riconoscersi appieno in un ritornello del brano musicale rimasto per sette settimane in vetta alle classifiche se, quello che  dice “Si può osare di più senza essere eroi”. Esattamente come hanno fatti migliaia di camionisti: dando di più senza sentirsi affatto  eroi, ma solo persone che hanno fatto i  loro dovere. Ed è per questo, per aver  da sempre garantito la consegna di prodotti alimentari e medicinali, di carburanti e di materie prime da lavorare, e non certo per la grande solidarietà” mostrata  nella fase d’emergenza per salvare delle vite umane negli ospedali  e per non lasciare senza cibo delle famiglie che hanno chiesto, per l’ennesima volta, al Governo di osare di più. Che poi è solo  quello che si meritano, quello che è giusto. Come, per esempio, la definitiva emanazione delle norme per il rafforzamento dei termini di pagamento e la ripubblicazione dei valori di riferimento dei costi di esercizio, richieste ribadite nel corso di un incontro avvenuto con il ministro per le Infrastrutture e i trasporti Paola De Micheli dal presidente di Unatras Amedeo Genedani. Richieste , di essere pagati il giusto e senza dover attendere mesi o addirittura insoluti, che dovrebbero esserela norma e invece , nel mondo dell’autotrasporto, non lo sono affatto. Richieste indispensabili per “garantire il recupero della dignità delle micro, piccole e medie imprese di autotrasporto e favorire la regolarità del mercato messa ancor più a dura prova in questi mesi, in cui si registrano richieste inaccettabili di abbassamento delle tariffe da parte dei committenti”, come ha sottolineato Amedeo Genedani nel suo  invito a “dare di più” che ha visto aggiungersi alle prime due un’altra importante richiesta legata al tema della sicurezza sulle strade: mettere fine “all’insostenibile ritardo nell’emanazione del decreto per dare il via alle revisioni alle officine private”. Consentendo così che possano tornare a circolare mezzi pesanti adeguatamente controllati. Richieste che Amedeo Genedani, chiamato a “sostituire il trio Morandi, Tozzi Ruggeri, ha “cantato” al ministro al termine dell’illustrazione, fatta dalla Stessa Paola De Micheli, delle misure previste per il mondo delle imprese nel decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34 (Dl Rilancio)con il quale il Governo ha predisposto una serie di ristori per il comparto economico-produttivo tenendo conto dei crolli di fatturato e della paralisi dovuta al lockdown. Misure valutare positivamente, ma con la consapevolezza che “si può e si deve dare e osare di più”, mettendo in campo, come ha affermato il presidente di Unatras  “soluzioni più appropriate e specifiche, oltre a quelle individuate, al fine di sostenerne la sopravvivenza attraverso la liquidità, anche di quelle realtà che hanno garantito per questo lungo periodo di emergenza il trasporto dei beni di prima necessità ma che hanno lavorato con aumento di costi e ritorni a vuoto antieconomici”.Ora, esattamente come al festival, non resta che aspettare il verdetto della “giuria”, rappresentata dal Governo.

Sui termini di pagamento il ministro Paola De Micheli ha annunciato che “la norma di rafforzamento che ne consentirà una più efficace applicazione è già pronta e sarà inserita nel decreto legge “semplificazioni” nei prossimi 15 giorni, previa visione delle associazioni di categoria”, mentre sui costi di riferimento, la cui ripubblicazione era prevista per il mese di gennaio 2020 dal protocollo d’intesa del dicembre scorso, ha affermato che è stata affidata l’elaborazione a un ente terzo che li sta definendo” e che  “la ripubblicazione definitiva del Ministero dei Trasporti avverrà tra 30 giorni”. Infine, in merito alla questione delle revisioni dei mezzi pesanti il ministro ha promesso un’attenzione particolare già nei prossimi giorni per sveltire l’emanazione del decreto ministeriale che sblocca l’affidamento ai privati, aggiungendo anche  la disponibilità a lavorare in Parlamento sui temi economici, per migliorare il Dl Rilancio, “anche in virtù delle risorse che dovrebbero arrivare dall’Europa, per integrare la dotazione delle deduzioni forfettarie delle spese non documentate e per la proroga del taglio del rimborso accise per i veicoli Euro3 ed Euro4”. L’autotrasporto aspetta che gli annunci diventino fatti concreti,  esattamente come quelli che i camionisti hanno realizzato  durante l’epidemia. Perché anche i politici li imitino non serve che si travestano da “eroi”: basta che “osino” fare  quello per cui sono stati eletti.

Una risposta a “Si può dare di più senza essere eroi. Il nuovo brano dei camionisti “cantato” per i politici

  1. Si deve dare di più / si deve avere di più / perchè senza di noi / non governerete più……..Se c’è qualcuno pronto a musicarla e cantarla (non c’e un camionista bresciano bravissimo che ha già inciso un cd?????) io sono pronto a fare da paroliere…. Grazie a tutti i camionisti per quello che hanno fatto e non solo in tempi di paura…..

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