Palenzona: “Trasporti al disastro, oltre ai soldi non arrivano neppure gli interventi a costo zero”

Il settore dell’autotrasporto ha le ossa rotte ed è  abbandonato dalla politica che deve immediatamente mettere in campo liquidità, soldi veri,  per far uscire moltissime imprese da una situazione disastrosa. Ospite, in collegamento, di Bruno Vespa a “Porta a Porta” per parlare dei problemi che il mondo del lavoro sta affrontando in questa emergenza economica  infinita seguita a quella sanitaria causata dall’epidemia di Coronavirus, il presidente nazionale di Conftrasporto Fabrizio Palenzona ha indicato chiaramente al Governo “quali porte aprire” per far entrare aiuti veri nelle aziende, per far ripartire davvero le attività,  adottando finalmente i provvedimenti fino a oggi solo annunciati. “Occorre che i provvedimenti fatti si declinino in cose reali, perché a oggi alle imprese non sono arrivati soldi, non è stata data liquidità, non è arrivata la cassa integrazione, perché nel settore marittimo, che ha subito perdite perso dal 30 al 50 per cento, non è arrivato nulla di nulla”, ha affermato Fabrizio Palenzona  che ha chiesto anche che vengano messi in atto subito i provvedimenti che non costano: “come le semplificazioni burocratiche, le revisioni per i mezzi, l’applicazione dei costi minimi per l’autotrasporto”, impedendo così concorrenza sleale ma anche  pericoli sulle strade. Con un’ultima, in ordine di tempo ma prima per importanza, richiesta: “Un  grande piano per la realizzazione di infrastrutture, per connettere le diverse modalità di  trasporto,  per rendere competitivo il nostro Paese”. Per uscire da una situazione che, osservata con gli occhi di  chi lavora” ha concluso il presidente nazionale di Conftrasporto, “oggi mostra una visione disastrosa”. Superabile solo seguendo solo strade ben precise. O, se si preferisce, aprendo alcune porte… Per rivedere l’intervento  cliccate qui

2 risposte a “Palenzona: “Trasporti al disastro, oltre ai soldi non arrivano neppure gli interventi a costo zero”

  1. I soldi non arrivano perché ci sono ma questi .….. preferiscono usarli diversamente, per pagare la macchina burocratica che hanno detto agli elettori avrebbero semplificato, fermato e che invece continuano ad alimentare con miliardi di euro RUBATI AGLI ITALIANI con tasse da incubo. I provvedimenti a costo zero non vengono presi perché questi non sanno neanche di cosa parlano sono dei MIRACOLATI MESSI LI DA MILIONI DI ITALIANI ai quali auguro il peggio per aver ridotto in queste condizioni anche l’Italia migliore, quella che lavora per mantenere la famiglia, Oltre a questi ……..

  2. Presidente, lei è stato “uomo di banca” con un’esperienza che pochi altri hanno. Può aiutarci a capire perché se un istituto di credito riceve, dall’Europa, denaro al “costo” dello 0,5 per cento non lo può mettere a disposizione delle imprese alle stesse condizioni? Grazie

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