Imprenditore arrestato: costringeva i camionisti a “diventare un pericolo per tutti sulle strade”

“Camionisti sottoposti a ritmi massacranti senza giorni di ferie e in attività delicate come il trasporto merci, che rischiavano di mettere a repentaglio l’incolumità altrui”. Ha usato parole durissime il Procuratore di Lodi, Domenico Chiaro, illustrando alla stampa l’inchiesta svolta dagli agenti della Guardia di Finanza che ha visto protagonista una società di autotrasporto della zona del lodigiano che, oltre “a sfruttare i propri dipendenti evadeva il fisco” e che ha portato agli arresti domiciliari del titolare e ad altre misure cautelari per suoi familiari. Un’ inchiesta che dimostra”, ha voluto sottolineare Domenico Chiaro, come lo sfruttamento del lavoro non sia presente solo nelle campagne, nelle zone al Sud del Paese: c’erano camionisti che non disponevano di un alloggio e venivano costretti a dormire in brandine di fortuna all’interno della ditta. Reati da perseguire con la stessa determinazione”. Nell’ordinanza del gip, in possesso dei giornalisti dell’agenzia Adnkronos che ha diffuso la notizia, si parla di “un’attività lavorativa connotata da turni disumani, che arrivavano anche a 20 ore quotidiane, senza che fosse corrisposto alcun compenso per lavoro straordinario ai lavoratori, per lo più non italiani, impiegati come autisti.

3 risposte a “Imprenditore arrestato: costringeva i camionisti a “diventare un pericolo per tutti sulle strade”

  1. Dov’è la novità? Forse lo sarà per la signora ministro dei trasporti. Da tempo leggo segnalazioni, richieste e articoli che trattano questo tema. Conftrasporto su tale problema ha redatto centinaia di comunicati e segnalazioni ma il risultato fino a oggi è stato il disinteresse, o meglio l’interesse verso chi questi comportamenti effettuava: la committenza. Anche in questi periodi, dopo aver chiamato eroi i camionisti per non aver bloccato il Paese ma rifornito di quanto era il minimo necessario, la pubblicazione dei costi di riferimento della sicurezza è ancora tra gli annunci di un governo inconcludente. Ci meravigliamo di questi fatti? Solo i ciechi non si accorgono che il costo del lavoro, i tempi di pagamento e i costi di riferimento della sicurezza sono le tre modalità nelle quali si sviluppa la concorrenza sleale o distorsione della concorrenza. Chissà se al ministero dei trasporti dopo questo intervento che mette in evidenza comportamenti scandalosi e la stessa ministra, tanto attenta ai problemi sociali si darà un sveglia? O chiederà a Confindustria?

  2. Al dottor Domenico Chiaro un grazie di cuore per aver coordinato questa importante inchiesta e per aver sottolineato come questi atteggiamenti diventino un pericolo sulle strade per tutti (un poveraccio che ha dormito 4 ore e lavorato 20 quante probabilità ha di NON ADDORMENTARSI al volante e causare una strage????). Detto questo un altro grazie in anticipo al dottor Chiaro o qualunque altro magistrato che voglia finalmente mettere sotto inchieste i “mandanti” di questa situazione: i politici che non intervenendo con leggi chiare non fermano sul nascere questi reati.

  3. Perché solo il procuratore di Lodi si è mosso? Perchè non si muove la magistratura nel suo complesso, la guardia di Finanza e il ministero dei trasporti? Dove sono finiti, a proposito di sicurezza, i centri mobili di revisione (che l’unico che conosceva questo settore, infatti l’hanno fatto fuori in poco tempo, aveva messo in strada per effettuare controlli che garantissero comportamenti di sicurezza?). Cari politici di destra, sinistra o grillini siete solo dei gran chiacchieroni oppure ignoranti. (dal verbo ignorare) scegliete voi.

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