Viaggio nel “caso Svezia”, dove il Coronavirus non ha chiuso le attività e le vittime sono meno

L’emergenza Coronavirus poteva essere affrontata seguendo strade diverse da quelle imboccate dal Governo italiano, contenendo i contagi ma anche, allo stesso tempo, la diffusione di una crisi economica gravissima dovuta alla chiusura di milioni di attività? Guardando a quanto accaduto in Svezia ‘verrebbe da rispondere di si. Un “caso Svezia”, protagonista nei giorni scorsi di un’ampia analisi sul quotidiano americano New York Times, che a dire la verità sembra suggerire anche un’altra indicazione: perché mettere al tavolo centinaia di “tecnici” ed “esperti” (tutti ovviamente da retribuire), come ha fatto il Belpaese, quando potevano bastarne pochissimi o addirittura uno solo, esattamente come ha fatto proprio il Governo svedese, affidandosi ai consigli del virologo, di Stato, Anders Tegnell? Continua a leggere