L’incubo peggiore da Coronavirus? Pensate a cosa potrebbe accadere se i camion si fermassero…

C’è un video, on line da tempo in rete (cliccate qui per vederlo) che mostra cosa potrebbe accadere in un “periodo normale” se si fermassero per protesta i camion. Risultato: una catastrofe, con negozi senza prodotti alimentari, stazioni di rifornimento senza carburanti, farmacie senza medicinali. Provare a immaginare una simile situazione oggi, in piena emergenza Coronavirus, rischia di apparire come uno dei peggiori incubi che si possano immaginare. Un incubo che potrebbe però trasformarsi in realtà. Se la classe politica non smetterà di “parlare” per cominciare ad agire. Parola dei responsabili di Fai (federazione autotrasportatori italiani) di Brescia che in un comunicato stampa scrivono, a chiare lettere (comprensibili dunque anche a tutti gli esponenti politici)che “a Brescia e in Lombardia il calo dei fatturati delle aziende di trasporto e logistica supera il 60 per cento, ma pesala crisi di liquidità” e che “la mancanza di denaro, dovuta anche ai ritardi dei pagamenti dei servizi da parte di alcuni committenti, rischia di spingere il settore verso il blocco delle attività. A causa della chiusura della gran parte degli stabilimenti in Italia ed in Europa, i Tir sono costretti a tornare sempre vuoti, con pesanti perdite per le aziende di autotrasporto. Se a queste criticità, già così difficili da sostenere, si aggiunge la crisi di liquidità, le conseguenze saranno devastanti sia per le imprese che per i lavoratori”, si legge nella denuncia dell’associazione presieduta da Sergio Piardi. “Un effetto particolarmente pesante per le imprese bresciane, che già prima dell’emergenza Covid-19 soffrivano uno squilibrio nei traffici e molti camion erano già costretti a tornare vuoti, è dovuto ad alcuni fattori specifici: Il blocco del comparto manifatturiero, che rappresenta il principale settore industriale per il nostro territorio; Per quanto riguarda il trasporto internazionale, è totalmente azzerato: prima per le difficoltà a viaggiare da e per l’estero, oggi perché non c’è più niente da trasportare. Solo in questi giorni il Paese sta toccando con mano l’importanza che la logistica e il trasporto hanno, per garantire a tutti i beni essenziali, i medicinali, gli alimentari. Occorre avviare in fretta una straordinaria operazione di credito per le imprese di logistica e di autotrasporto che deve riguardare i soggetti della filiera e il sistema finanziario, senza dimenticare gli impegni dello Stato, che deve intervenire direttamente per sostenere e garantire il credito con la sezione speciale autotrasporto del Fondo di garanzia, così che le Banche possano erogarlo alle imprese del settore” ha voluto sottolineare proprio il presidente Sergio Piardi aggiungendo una conclusione tanto evidente quanto allarmante. “Se non si agisce in fretta il sistema della logistica e dell’autotrasporto rischia il default”, con “ disperazione che potrebbe spingere i soggetti più deboli a forme di protesta autonome e improvvisate”, provocando un “ blocco generale dell’autotrasporto, anche per i settori indispensabili, è un problema che non possiamo permetterci in questo momento così delicato”. Ai tempi del Coronavirus l’incubo peggiore….

2 risposte a “L’incubo peggiore da Coronavirus? Pensate a cosa potrebbe accadere se i camion si fermassero…

  1. Una piccolissima “aggiunta” anche se le affermazioni del signor Piardi sono chiarissime: la colpa, nel caso dovesse accadere, non sarebbero in nessun modo attribuibili a dei lavoratori messi in condizione dalla politica di chiudere, ma dei tanti cialtroni che abitano nelle stanze del potere, che a fine mese sul conto corrente trovano lauti bonifici e che non sanno cosa voglia dire essere chiamati dalle banche che ti dicono di rientrare quando i tuoi committenti non ti pagano un centesimo.

  2. Basterebbe che le imprese di autotrasporto associate alla Fai invitassero i propri dipendenti, collaboratori, familiari a non votare per questa feccia della politica che ci ritroviamo tra i piedi e un paio di milioni di voti per “fare pulizia” sarebbero garantiti.

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