Multe nei trasporti internazionali per revisioni e certificati scaduti: così la beffa sarà evitata?

Oltre al danno sarebbe la più classica delle beffe: sanzioni nei trasporti internazionali per revisioni e certificati scaduti durante l’emergenza pandemia, senza la possibilità di poter provvedere a mettersi in regola a causa della chiusura totale o parziale delle Motorizzazioni civili. Una beffa che potrà essere evitata grazie alla decisione della Commissione europea di varare un pacchetto di iniziative per uniformare, per l’autotrasporto, in materia di patenti e revisioni in scadenza, i provvedimenti assunti dai diversi Paesi membri nell’emergenza Covid-19 con un regolamento ad hoc, prorogando inoltre la validità dei documenti di 6 mesi. Una decisione applaudita dal vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè che invita però a premere sull’acceleratore, facendo presto Continua a leggere

Morti di fame: i camionisti rischiano di esserlo due volte. In senso figurato ma anche letterale

Morti di fame, ovvero, come confermano i dizionari dei sinonimi, ridotti in miseria, spiantati. Una definizione che per molti autotrasportatori italiani rischia di avere un doppio significato: in senso figurato, senza “liquidità” (per colpa di aiuti statali che non arrivano ma anche di molti committenti che non pagano)  ma anche nel vero senso della parola, senza cibo con il quale nutrirsi, senza posti dove potersi fermare per pranzare, cenare. Una situazione di grave difficoltà nella quale migliaia di conducenti si trovano ogni giorno, senza però che i politici, ma anche molti organi d’informazione (compresi moltissimi “contenitori” attentissimi in compenso a raccontare la storia dei nuovi Romeo e Giulietta, innamoratisi da balcone a balcone bloccati in casa dalla quarantena…), ne parlino. Una delle tante facce di un Paese alle prese con un’emergenza mai vissuta negli ultimi decenni ma anche con un’incapacità a gestirla Continua a leggere

Il Governo apre le strade alle imprese straniere per travolgere e uccidere l’autotrasporto italiano

Sono moltissimi gli imprenditori, i lavoratori che da settimane sognano di poter ripartire, di poter recuperare finalmente i fatturati persi per l’emergenza pandemia, per il fermo forzato delle attività che ne è derivato. Persone che sognano, oltre a una fiala di vaccino, anche un’iniezione di fiducia. Un “pieno di ottimismo” per ripartire il più velocemente possibile che molti speravano di poter “fare” ascoltando la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte, leggendo più attentamente il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri e i commenti dei maggiori giornali. Appuntamenti, davanti alla tv e in edicola, che hanno fatto frenare l’ottimismo per lasciare spazio alla prudenza. Continua a leggere

Maledetti camionisti, che Dio vi benedica. Così il Coronavirus ha ucciso diabolici pregiudizi

Molti pregiudizi sono duri a morire. Quelli sul mondo dell’autotrasporto, sui camionisti, a volte durissimi. Una realtà che l’emergenza Coronavirus ha fatto riemergere dal “dimenticatoio” nel quale in troppi l’avevano lasciata affondare, sbugiardando una volta di più coloro per i quali i camionisti sono quelli “brutti, sporchi e cattivi”, che inquinano, che causano code, a volte incidenti… Parola di Paolo Uggé, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio, pronto a tornare a scendere in campo per demolire un tabù che, “più che per questioni ideologiche che realistiche, resiste da fin troppo tempo”. Continua a leggere

Calano gli incidenti e con loro il costo delle polizze. Ecco le regioni dove “approfittarne”

Ogni scelta può avere un rovescio della medaglia. Compresa la decisione di obbligare milioni d’italiani a stare a casa per fermare la diffusione del contagio da Coronavirus: una manovra che dopo aver mostrato una faccia bruttissima (quella di una crisi economica e finanziaria devastante) mostra anche  un  “rovescio” positivo: un drastico calo del numero di incidenti stradali (con un 68 per cento,  secondo gli ultimi dati della polizia stradale, frutto di una diminuzione dei veicoli in circolazione ancora superiore, il 77 per cento) affiancato da una diminuzione dei costi per le polizze assicurative. Continua a leggere

Ponte di Genova, il “miracolo” della ricostruzione record non può accadere di nuovo? Invece deve

“La straordinaria rapidità con cui si è arrivati a ricostruire il ponte di Genova rendono quel modello indiscutibile. È la dimostrazione che le grandi opere pubbliche si possono fare in fretta e bene. Seppure con gli adeguamenti e gli adattamenti necessari, quello schema non solo è replicabile: è un dovere farlo perché è è l’unico vero modo per raggiungere più obiettivi insieme: modernizzare le infrastrutture italiane, dare lavoro e rilanciare l’economia. Ad affermarlo è Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva in Commissione Trasporti alla Camera, secondo la quale “l’insistenza del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli nel dire che il modello Genova non é replicabile è dal nostro punto di vista inspiegabile. Continua a leggere

Concessioni autostradali, la decisione è in arrivo. De Micheli: “Serve solo un ultimo confronto”

Si vede la luce in fondo al tunnel per la definizione del caso Aspi con la decisione sulla concessione a Autostrade per l’Italia promessa a breve, e comunque “ molto prima di tre mesi”. Lo ha confermato il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli spiegando di aver “completato il lavoro mio personale e del ministero sulla vicenda Aspi.” e che “dobbiamo trovare il tempo di un confronto per una valutazione collegiale. Continua a leggere

Infrastrutture, guadagnare tempo semplificando le procedure si può. Genova lo insegna

“L’Italia deve imparare a semplificare le procedure, per davvero e non con gli slogan. Il caso della ricostruzione del ponte Morandi crollato a Genova dimostra che si può e si deve fare. Così parlò il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli che in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa ha spiegato che per farlo occorre partire da alcuni punti fermi: avere protocolli che evitino infiltrazioni mafiose o comunque di aziende che si finanziano con risorse illegali; difendere il diritto alla concorrenza sana fra le imprese sane; garantire un’attenzione maniacale alla sicurezza sul lavoro. Continua a leggere

Serviva un virus per scoprire che la legge deve essere uguale per tutti i trasportatori in Europa?

Dopo tre anni di lavori legislativi è giunta l’ora che il Parlamento europeo approvi definitivamente il pacchetto Mobilità1 assicurando così chiarezza e regole omogenee al settore dell’autotrasporto in Europa. Ad affermarlo sono i rappresentanti di ben 16 associazioni di autotrasporto di altrettanti Paese del vecchio continente (Fntr per la Francia; Bgl per la Germania; Nla per i Paesi Scandinavi; Dtl e Itd per la Danimarca; Sa per la Svezia; Nlf per la Norvegia; Fin Mobility per la Finlandia; Cesmad Bohemia per la Repubblica Ceca; Cesmad Slovacchia; Tnl per l Olanda; Conftrasporto -Fai per l’ Italia;(Astic e Cetm per la Spagna, Antram per il Portogallo), che hanno chiesto urgentemente il completamento della procedura legislativa. Continua a leggere

Car sharing paralizzato dall’epidemia, ma il Comune di Roma pretende lo stesso il canone

“Raggi e grillini sempre più nemici dei cittadini”, ha commentato ironicamente un utente del car sharing. Un commento amaro alla notizia della richiesta, avanzata dal Comune di Roma (ma rispedita al mittente) di sospendere in questa fase di emergenza in cui i consumi di car sharing si sono ridotti del 90 per cento il pagamento dei canoni (1.200 euro l’anno) sostenuti dagli operatori per ogni singola auto. “A parole Governo e amministrazioni locali  proclamano il proprio sostegno  alla sharing mobility, nei fatti non fanno nulla per sostenerla e anzi la ostacolano. Continua a leggere

Doccia calda e caffè gratis per i camionisti all’Autoparco Brescia Est sulla A4 Milano-Venezia

Doccia calda e caffè gratis ai camionisti. Ad offrirli è l’Autoparco Brescia Est, vera e propria oasi del conducente realizzata all’uscita del casello autostradale di Brescia Est sull’Autostrada A4 Milano – Venezia, per ringraziare un’intera categoria che, anche se in condizioni di lavoro spesso difficilissime (con numerosi casi di committenti che hanno addirittura rifiutati ai camionisti l’accesso ai bagni) ha continuato a lavorare senza fermarsi per garantire i rifornimenti di beni essenziali. durante la pandemia. Per approfittare dell’offerta, Continua a leggere

Francia “vietata” ai tir stranieri per garantire il lavoro alle proprie imprese? L’Italia la segua…

Sospendere su tutto il territorio francese il cabotaggio stradale per sei mesi: una manovra che gli autotrasportatori francesi hanno chiesto per fronteggiare la situazione d’emergenza provocata dalla pandemia di Coronavirus, presentando una precisa richiesta in tal senso nei giorni scorsi al ministro dei trasporti, Jean-Baptiste Djebbari. Una strada che dovrebbe seguire anche il mondo dell’autotrasporto italiano, presentando un’analoga richiesta al ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Paola De Micheli. Continua a leggere

L’epidemia riesploderà “trasportata” dai mezzi pubblici? “Intervenite subito dove non è possibile gestirli”

“Nelle aree in cui non fosse possibile gestire in modo adeguato i trasporti si attui subito la didattica a distanza per scuole superiori e università”. A chiederlo,per fronteggiare una nuova emergenza pandemia definita, senza mezzi termini “esplosiva” a Milano e Napoli, è Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, secondo cui occorre ”intervenire presto, per evitare il punto
di non ritorno”. Continua a leggere

Lockdown, nei conti di chi ha perso e guadagnato non tornano i numeri dell’autotrasporto

“Come in tutte le guerre c’è chi lotta per la sopravvivenza e chi va a gonfie vele. L’Italia comincia a fare la conta dei danni da Coronavirus….”. Inizia così l’articolo realizzato da Milena Gabanelli e Fabrizio Massaro sul Corriere della Sera per fare un primo bilancio dell’impatto che la pandemia ha avuto sull’economia e sul lavoro nel nostroPaese. Una conta nella quale però i conti non tornano: Continua a leggere

L’epidemia non viaggia in Tir: un’indagine su 2900 camionisti bergamaschi smonta le “accuse”

“Untori a chi? Non so cosa abbia spinto qualcuno a creare tutti i presupposti per “criminalizzare” i camionisti, indicandoli fra i principali responsabili della diffusione del contagio, ma spero solo abbia le prove di quanto afferma e che le esibisca immediatamente. O, in caso contrario, si assuma le proprie di responsabilità. Perché fare simili affermazioni, senza averne la certezza, inconfutabile, sarebbe di una gravità incredibile”. Non indossa la toga dell’avvocato Fabrizio Rottoli, autotrasportatore bergamasco alla guida di Ebitral, Ente bilaterale del trasporto e della logistica composto da Fai Bergamo e dai sindacati provinciali di categoria che fanno riferimento a Cgil, Cisl e Uil, ma dimostra di trovarsi perfettamente a proprio agio nel ruolo di difensore di un’intera categoria messa sotto accusa Continua a leggere