Autotrasportatori non pagati “causa epidemia”. Uggé: “Il ministro De Micheli è stato informato”

Le prime lettere dei committenti, a partire da quelli di maggiori dimensioni, sono state già consegnate alle imprese di autotrasporto per annunciare che, a causa del Coronavirus, con ogni probabilità non saranno pagate le fatture in scadenza, prospettando in alcuni casi rateizzazioni ai primi mesi del 2021. E altre, c’è da scommetterci, seguiranno. Una situazione destinata a colpire al cuore il settore dell’autotrasporto, costretto invece ad affrontare e pagare, senza dilazioni, gli stipendi ai conducenti, i rifornimenti ai Tir. Una situazione che si preannuncia ad altissimo rischio (anche che molti camionisti siano costretti a fermarsi) e che ha spinto spinto il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggé a informare il ministro dei trasporti Paola De Micheli di questa situazione, “sperando che la sensibilità del ministro la induca ad assumere una posizione adeguata nei confronti questi signori. (per modo di dire)”.Un intervento immediato che aveva auspicato solo poche ore prima anche il vicepresidente di Fai Conftrasporto, Claudio Fraconti, (cliccate qui per proseguire la lettura) definendo senza mezzi termini alcuni committenti “veri sciacalli dell’economia”.

3 risposte a “Autotrasportatori non pagati “causa epidemia”. Uggé: “Il ministro De Micheli è stato informato”

  1. Da tutte le banche arrivano proposte di aperture di credito, posticipo mutui e agevolazioni varie. Ogni categoria può quindi aderirvi, accollandosi gli oneri senza quindi gravare direttamente sui bilanci dei propri fornitori. Potremmo chiedere ulteriore agevolazione sull’anticipo fatture e nel caso che il cliente abbia chiesto le rateizzazioni o il posticipo citato nell’articolo (tanto se non vuole pagare non paga) sarebbe corretto applicare e fatturare gli interessi previsti dalla legge e portare a sconto immediatamente anche queste fatture. Se non ricordo male era prevista anche una sanzione per il ritardo nei pagamenti, mai applicata a quanto ne so. Mi chiedo quindi: tutte le leggi, decreti e de-cretini, dobbiamo rispettarli solo noi? Così, per reciprocità eh? In questi giorno ci stanno trifolando le nespole con le autocertificazioni che cambiano ad ogni decreto, un bizantinismo inaudito al quale dobbiamo attenerci, pena sanzioni salatissime; perché dunque non fare altrettanto applicando le norme che sono state fornite al settore? per non sentirci dire: avevate gli strumenti e non li avete manco utilizzati. sarebbe opportuno inoltre monitorare strettamente l’operato delle banche per verificare che le proposte corrispondano a realtà.

  2. Il ministro De Micheli è stato informato. Bene: adesso potrebbe informarci su cosa intende fare? I giorni passano e non tutti hanno il bonifico a cinque cifre garantito sul conto corrente a fine mese come lei…..

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