Chiudono i benzinai: “Ci hanno lasciati senza protezioni sanitarie e senza difese economiche”

Non sono stati messi in condizioni di assicurare il necessario livello di sicurezza sanitaria, e neppure una sostenibilità economica del servizio: per questo migliaia di benzinai hanno deciso di chiudere i distributori: prima quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali, dove non sarà possibile fare rifornimento da mercoledì notte, poi via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria. Ad annunciare la decisione sono i rappresentanti sindacali della categoria. “C’è una categoria di persone, oltre 100mila in tutta Italia, che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone”, denunciano i sindacalisti di Faib Confesercenti, Fegica Cisl, Figisc/Anisa Confcommercio. Centomila persone che hanno continuato a fare il loro lavoro, ridotto mediamente dell’85 per cento, a rischio della propria incolumità e mettendo in pericolo la propria salute, presidiando fisicamente il territorio, rimanendo dove sono sempre state e dove ogni cittadino di questo Paese è abituato a trovarle ogni giorno, vale a dire in mezzo alla strada. Persone che non sono certo eroi, né angeli custodi ma che hanno famiglie da proteggere, cittadini tra gli altri che sanno di dover assolvere ad una responsabilità di cui non si vogliono spogliare, ma a cui non può essere scaricato addosso l’intero carico che altri soggetti, con ben altri mezzi, disponibilità economiche e rendite, si ostinano a ignorare. Correremo il rischio dell’impopolarità e dei facili strali lanciati da comode poltrone, ma davvero non abbiamo né voglia, né la forza per spiegare o convincere delle solari ragioni che ci sostengono. Chi volesse approfondire può chiedere conto a Governo, concessionari autostradali, compagnie petrolifere e retisti indipendenti: a ciascuno di essi compete fare per intero la propria parte se si vuole assicurare la distribuzione di benzina e gasolio”.

Una risposta a “Chiudono i benzinai: “Ci hanno lasciati senza protezioni sanitarie e senza difese economiche”

  1. Ore 10.47 di questa mattina, su radio 101 sento un conduttore dire che lo sciopero dei benzinai non è neanche ipotizzabile… Vada lui a gestire il servizio in queste settimane, senza trovare le mascherine, con ogni cliente da servire che potrebbe contagiarti, con il fatturato crollato dell”85 per cento e senza un Governo che ti dica come ti sosterrà concretamente…. Facile parlare da un accogliente studio radiofonico dove si viene regolarmente pagati per dire spesso cose di una banalità sconcertante (basta sintonizzarsi per rendersene conto….) e per dire il titolo della prossima canzone….

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