Conftrasporto: “Pugno di ferro del Governo per chi non tutela la salute dei camionisti”

Le manovre da fare nel settore dell’autotrasporto merci per fermare l’epidemia di polmonite da Coronavirus sono state decise e indicate dal Governo con precise linee guida: ora il Governo le faccia applicare, con con decisione e precisione, sanzionando severamente chi non le applica perché così mette a rischio la salute di altre persone , in questo caso di migliaia di camionisti che con il loro lavoro quotidiano assicurano un servizio di pubblica utilità e consentono al Paese di non morire. È un intervento duro, per far rispettare quelle che altrimenti rischiano, come troppo spesso accade in Italia, che le parole, gli impegni, le promesse restino tali, quello chiedo al Governo da Paolo Uggé, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio, ospite, insieme a Michele De Rose della Filt-Cgil, della trasmissione radiofonica Giorno per giorno , condotta da Ceci Francesca Romana su Radio Uno, ha denunciato come una parte del mondo produttivo, i “committenti” degli autotrasportatori, abbia “fatto pressioni per tenere aperte attività produttive che non riguardano prodotti e servizi minimi e indispensabili” e come non sia accettabile permettere che troppe aziende produttrici di merci non indispensabili riservino ad autotrasportatori e autotrasportatrici trattamenti che non tengono minimamente conto delle garanzie perla salute dei lavoratori previste chiaramente proprio dalle linee guida decise dal Governo guidato da Giuseppe Conte. Trattamenti (ma sarebbe più esatto parlare di maltrattamenti) sempre più numerosi come ha confermato la stessa conduttrice, ammettendo di non aver parlato troppo fino a ora di episodi che colpiscono la categoria dei camionisti e che molti conducenti hanno proprio denunciato anche alla redazione di Giorno per giorno proprio alla vigilia della puntata dedicata a all’epidemia di Coronavirus e al “lavoro degli autotrasportatori e dei corrieri costretti a lavorare per garantire la consegna delle merci, alla loro richiesta di lavorare in sicurezza.”

“Ci sono molte segnalazioni di trasportatori che non vengono”trattati” come dovrebbero”, ha confermato a sua volta Paolo Uggè, “ e purtroppo dobbiamo notare come ci sia chi fa pressioni per tenere aperte attività produttive che non sono di stretta pertinenza per fermare la consegna di prodotti e servizi minimi e indispensabili. Farlo significa essere persone senza sensibilità: serve un

intervento duro, deciso per dire a questi signori che hanno di fronte degli uomini e delle donne che si sacrificano e garantiscono che il Paese viva”. Un intervento duro e deciso che Paolo Uggè ha chiesto anche all’Unione europea perché,ha affermato, “ non è possibile che l’Ue emani disposizioni chiare sulla possibilità di consentire la libera circolazioni e poi ci ci siano Paesi che creano difficoltà, lunghe cose di camion senza posti dove potersi riposare, causando lunghissime code che creano non solo ritardi che impediscono ai conducenti di rispettare le disposizioni sugli orari di guida e riposo ma aumentano anche l’inquinamento”. Non ha fatto nomi,Paolo Uggè, mail riferimento ai divieti decisi unilateralmente dall’Austria al valico del Brennero è apparso chiarissimo a moltissimi radioascoltatori…

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